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Ottobre - Novembre 2003
A.GE.DI. onlus: Comunicato Stampa
28
novembre- In
merito al Bando di Gara indetto dalla Provincia di Reggio Calabria
avente per oggetto “Affidamento dei servizi di integrazione scolastica
di studenti portatori di handicap frequentanti le Scuole Superiori della
Provincia” con scadenza 28/11/2003 l'A.GE.DI.onlus ritenuto necessario
presentare all’Ente Appaltante una Istanza dove si richiede
l’annullamento del Bando stesso per le motivazioni espresse nella
lettera inviata alla Amministrazione Provinciale di Reggio Calabria che
si allega integralmente al presente Comunicato. Si
sottolinea in particolare la assoluta disattenzione dell’art. 3 comma
3 della Legge 104/92 “…omissis. Le
situazioni riconosciute di gravità determinano priorità nei programmi
e negli interventi dei servizi pubblici” . L’A.GE.DI. onlus, per la peculiarità di essere Associazione di genitori di bambini e adulti disabili, ritiene inammissibile che, nonostante il grande numero di Leggi emanate in materia e la proclamazione del 2003 quale Anno Europeo delle persone con disabilità, si possa ignorare che la qualità di un qualsiasi servizio offerto alla persona sia elemento fondamentale. Riteniamo che nella stesura del Bando si sia perso di vista che gli utenti del servizio siano delle persone con esigenze e difficoltà differenziate e quindi uniche. Rimane intesa la disponibilità e la volontà di condividere obiettivi e propositi per il raggiungimento del benessere sociale, attraverso lo strumento del sistema integrato di interventi e servizi, contribuendo all’affermazione del principio di sussidiarietà e di reciprocità nella piena tutela dei diritti di ognuno. "Istanza di annullamento in via di autotutela amministrativa del
<<Bando di Gara per l’affidamento dei servizi di integrazione
scolastica di studenti portatori di handicap frequentati le scuole
superiori della Provincia>> con scadenza 28.11.2003" Innanzitutto
occorre stigmatizzare la definizione usata nel bando per individuare i
destinatari delle prestazioni de quo: è ormai invalso, in seguito a
precise disposizioni scaturenti da Convenzioni internazionali, il riferimento
ai soggetti in esame come <<persone disabili>> e non più
“portatori di handicap”. Secondariamente
appare alquanto singolare che il criterio di aggiudicazione previsto sia
quello dell’ “offerta economicamente più vantaggiosa” - che di
fatto si risolve in offerte al ribasso - quando oggetto del bando non è
la generica fornitura di beni o di servizi materiali bensì un servizio
alla persona diversamente abile, in conformità ed in esecuzione del
dettato costituzionale. Occorre
anche evidenziare la irrisorietà e inadeguatezza dell’importo a base
d’asta per il servizio in oggetto, con particolare riferimento al
lotto 1 – zona centro. Infatti la somma che verrebbe ad essere
riconosciuta per ciascun soggetto destinatario del servizio, per ciascun
giorno di scuola, è pari a poco più di un euro: tanto è ciò che
l’Ente mette a disposizione del <<disabile>>! Per
questi motivi Ø
l’annullamento
in via di autotutela amministrativa del<<Bando di Gara per
l’affidamento dei servizi di integrazione scolastica di studenti
portatori di handicap frequentati le scuole superiori della
Provincia>> con scadenza 28.11.2003 emanato dalla Provincia di
Reggio Calabria.
ENEA A FUTURO REMOTO PER I DISABILI
Giovedì
20 Novembre c.a., alle ore 11.00. nel corso di "FUTURO REMOTO"
a Napoli, presso la Fondazione IDIS - Città della Scienza (via Coroglio
164), si terrà la manifestazione "Formazione e trasformazione
In viaggio con Gulliver", un lavoro a scena aperta con attori
disabili, a cura di ENEA e ______________________________________________ ENEA
- Lungotevere Thaon di Revel, 76 - 00196 Roma
Le Ultimissime REA Radiotelevisioni
Europee Associate
18
novembre - Giovedì 20 novembre 2003 dalle
ore 19.58 alle ore 20.00 le emittenti locali radiofoniche e televisive a
reti unificate con la RAI per la celebrazione della Giornata Universale
dell'Infanza promossa dalle Nazioni Unite.
Integrazione
cittadini con disabilità: all’Italia un riconoscimento internazionale
Roma - 29 ottobre 2003 - Il Ministero del Welfare rende noto che il premio “Franklin D. Roosevelt International Disability Award” è stato assegnato, per il 2003, all’Italia. Il riconoscimento viene attribuito, annualmente, dall’Istituto “Franklin & Eleonor Roosevelt”, ad un Paese che abbia compiuto progressi normativi significativi nell’integrazione sociale dei propri cittadini disabili e che si sia dotato di provvedimenti particolarmente avanzati. Il premio internazionale “Disability Award” – consistente in un busto di bronzo del presidente americano Roosevelt, in un assegno di 50 mila dollari e nel dono di 1000 sedie a rotelle - verrà consegnato il 17 novembre prossimo a New York, al Palazzo dell’Onu, nel corso di una cerimonia cui interverrà il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi. “E’ un riconoscimento particolarmente importante – osserva il Sottosegretario al Welfare, Grazia Sestini – perché arriva nell’Anno Europeo dei Disabili. Il premio conferma il grande lavoro fatto, dal nostro Paese, in questi anni ed è stimolo ad un maggiore impegno, sia sul piano legislativo che dell’azione volta ad assicurare pari opportunità e piena integrazione. Come Ministero, proporremo che il premio in denaro venga devoluto al Consiglio nazionale sulla disabilità (Cnd) e che le 1000 sedie a rotelle siano destinate invece alle associazioni Fish (Federazione italiana superamento handicap) e Fand (Federazione associazioni nazionali disabili), che in questi anni sono stati i punti di riferimento e i grandi promotori della legislazione in materia e che fanno parte del Consiglio nazionale sulla disabilità e dell’Edf, l’European Disability Forum ”.
4
novembre - "I diritti del
Fanciullo e la Disabilità ovvero I Diritti dei Bambini con Disabilità”
- Riceviamo da DPI Italia e volentieri pubblichiamo Cari
Amici Attraverso
lo sviluppo del progetto vogliamo rendere concreti gli ideali dell'anno
europeo per promuovere una migliore comprensione della disabilità
attraverso azioni mirate al riconoscimento e al rispetto dei diritti
umani delle persone con disabilità, sottolineando le peculiarità della
situazione del bambino con disabilità. Inoltre
gli obiettivi di: 1. analizzare la realtà del bambino con disabilità alla luce dell'approccio basato sui diritti umani 2.
2. promuovere esempi di strategie innovative e buone prassi nel
campo della riabilitazione integrale del bambino con disabilità 3.
3. orientare l’azione pubblica e privata dei vari attori
tecnici e politici coinvolti verso gli obiettivi di tutela dei diritti
umani, di egualizzazione di opportunità e di inclusione sociale dei
bambini con disabilità attraverso la definizione di strategie basate
sulla non discriminazione Saranno
perseguiti attraverso le azioni qui
di seguito elencate: Obiettivo
1: a)
traduzione del fascicolo sui diritti del bambino con disabilità realizzato
da Radda Barnen (Save the Children Svezia). La traduzione è stata
realizzata a cura di Ovci la Nostra Famiglia; la
promozione del fascicolo verrà realizzata in collaborazione con
Consiglio Nazionale sulla Disabilità (CND) e Federazione Italiana
Superamento Handicap (FISH), soprattutto in occasione del convegno
indicato al punto successivo b)
analisi dei documenti del Vertice internazionale sui diritti del
fanciullo (New York maggio 2002) - intendendo sia i documenti ufficiali
del vertice che tutto il materiale preparatorio e i materiali delle ong
– con produzione di un documento di analisi sintetico: Obiettivo
2: 1.
raccogliere esempi di buone prassi utilizzando l’approccio
basato sui diritti umani come strumento per monitorare la situazione dei
bambini con disabilità in Italia e in Europa attraverso la rete delle
Associazioni CND e FISH ed EDF alla luce dei
quattro Principi Generali della Convenzione dei Diritti del
Bambino: -
non discriminazione (art 2) -
interesse superiore del fanciullo (art3)
diritto alla vita, alla sopravvivenza e allo sviluppo (art. 6) -
rispetto dell’opinione del fanciullo e partecipazione (art. 12) Obiettivo
3: 1.
Attivare un corso multimediale sui diritti del bambino dando
particolare rilievo all’anno europeo delle persone con disabilità da
diffondere nelle scuole con la collaborazione delle Associazioni,
dell’Ufficio Regionale Scolastico e dell’Assessorato alla Famiglia e
Solidarietà Sociale della Regione Lombardia. 2.
Organizzare un convegno regionale (come collocazione) ma
nazionale ed internazionale
sul piano dei contenuti sui diritti del bambino con disabilità. Il
corso multimediale sui diritti dei bambini è ora terminato nella sua
fase di progettazione ed attuazione e verrà inserito in formato CD-Rom
in un Kit che verrà distribuito alle classi che ne faranno richiesta
durante il convegno del 20 novembre e/o successivamente. La Regione
Lombardia, partner nel progetto ha proposto di legare al corso un
concorso a cui potranno partecipare le scuole della regione e che
dovrebbe dare maggior enfasi all’iniziativa. Allegato
alla presente comunicazione troverete il programma del convegno che si
svolgerà a Milano mentre per avere informazioni sul corso multimediale
vi faremo conoscere più avanti dove e come richiederlo. Rimango
a disposizione per ogni ulteriore chiarimento in merito e cordialmente
saluto. Il
Presidente Luisa Bosisio Fazzi
GIUSTIZIA MINORILE Stop alla riforma
Roma, 17 ottobre 2003 - Le Associazioni promotrici delle Linee Guida per la Riforma della Giustizia Minorile, Amici dei bambini ANFAA, CIAI, CIES, ECPAT Italia, Save the Children Italia, Telefono Azzurro e UNICEF Italia, unitamente ad Arciragazzi, CIFA, La Gabbianella, Terre des hommes Italia e Amnesty International, hanno accolto con soddisfazione la decisione da parte dell’Assemblea della Camera di fermare per chiarimenti la discussione dell’A.C. 2517, la cui trattazione in aula è stata rinviata a data da destinarsi. Le Associazioni, che il 14 ottobre scorso si sono riconfrontate sulla Riforma Castelli nel corso di un Seminario che ha avuto luogo a Roma, ritengono che la pausa consentita dal rinvio renderà possibile una riflessione pacata e approfondita della Riforma della giustizia minorile.
Al Seminario del 14 ottobre, svoltosi presso la Provincia di Roma, hanno
partecipato, oltre ai rappresentanti delle Associazioni, Giovanni Conso
- Presidente dell’Accademia Nazionale dei Lincei, Pasquale Andria -
Presidente dell’Associazione Italiana dei Magistrati per i Minorenni e
per la Famiglia, Marina Marino - Presidente AIAF Associazione Italiana
degli Avvocati per la Famiglia e per i Minori; Luigi Citarella - membro
del Comitato ONU sui diritti dell’Infanzia; Giuseppe Vuono -
Presidente dell’Unione Camere Minorili, Anna Colella - Direttore
dell’Agenzia Adozioni Internazionale della Regione Piemonte, Federico
Palomba - Coordinatore del Forum Giustizia per i Minori, Lino Rossi,
Giuseppe Magno - Consigliere della Corte di Cassazione e Paola Rossi -
Presidente del Consiglio Nazionale Ordine degli Assistenti Sociali.
Le Associazioni hanno
ravvisato, a conclusione del Seminario, la necessità di uno stop alla
trattazione in aula dell’A.C. 2517, che non risponde al contenuto
delle Linee Guida per la riforma della giustizia minorile in Italia, diffuse
lo scorso 19 luglio 2002, quale indirizzo delle associazioni e
ONG operanti in Italia per la tutela dei diritti dei minori. La riforma della giustizia minorile deve basarsi su risorse economiche, umane e strutturali adeguate che consentano l’attuazione di un processo di cambiamento che migliori, potenzi e assicuri la piena efficienza del sistema giustizia, nel rispetto dei diritti dei bambini, come riconosciuti dalla Convenzione ONU sui diritti dell’Infanzia del 1989. L’A.C. 2517, attualmente in discussione alla Camera nel suo articolato non tiene conto di tale indirizzo, pertanto dovrebbe essere riformulato per armonizzare le esigenze di rinnovamento del processo minorile con l’esigenza del rispetto dell’interesse superiore dei minori che entrano in contatto con il sistema giustizia.
SERVIZIO TAXI ACCESSIBILE (Roma, 1/10) - Vi informiamo che la Cooperativa Samarcanda ha istituito, in via sperimentale, un servizio taxi accessibile. Si tratta di due Cìtroen Berlingo allestite dalla società Rolfi di Brescia che con una pedana elettrica permettono con facilità e velocità l'imbarco e l'uscita della carrozzella.
Il servizio è attivo 24 ore su 24, 365 giorni l'anno.
Il servizio si svolge esclusivamente prenotando 24 ore prima e
per qualsiasi destinazione.
Le prenotazioni si accettano
allo 06/5551; dalle ore 09,00 alle 13,00 e dalle 16,00 alle 19,00. Dal
lunedì al venerdì.
Il costo della corsa è a
importo tassametrico pagabile in contanti, con carte di credito, buoni
comunali, coupon convenzionati Samarcanda, sistema pagamento con il
cellulare tramite il sistema Mobilmat.
Oltre la persona disabile è
possibile il trasporto di altre 2 persone, eventuali bagagli ingombranti
vanno ad escludere i passeggeri.
All'atto della prenotazione vanno specificati: orario di
prelievo, indirizzo del prelievo e di destinazione, eventuali attese o
tragitto intermeddio, recapito telefonico.
Per qualsiasi ulteriore informazione relativa al servizio e alle modalità
di espletamento si prega di contattare la Divisione Marketing &
Sviluppo della Cooperativa Samarcanda nella persona di Giancarlo
Finamore al numero 06-55282813 e-mail: marketing@samarcanda.it
Ci
vediamo in piazza stasera! Diversabilità: piazza o periferia?
(di
Claudio Imprudente (Firenze, 1/10) - Un luogo mi è particolarmente caro: la piazza. Con questa sua forma quadrata e spesso circolare: uno spazio che si apre tra le case, i negozi, le chiese e gli edifici. Su una piazza si affaccia sempre un bar, con i suoi tavolini, i suoi profumi e la sua gente che lì prende un caffè o beve una birra mentre scambia due parole. Così gli uomini passano dalla piazza, incontrano un amico e colgono l’occasione per fermarsi, darsi una pacca sulla spalla per poi mettersi a discutere di calcio o di politica. Le donne invece passeggiano tra un acquisto e l’altro, ma non sfuggono di passare dalla piazza per vedere un po’ chi c’è in giro, così, per fare due chiacchiere. Ci sono poi i bambini che giocano, tranquilli del fatto che in piazza non passano macchine, al massimo qualche bicicletta…Insomma un luogo in cui la gente passa e si ferma; in cui ci si incontra con la voglia di passare un po’ di tempo insieme. Non sono diventato un poeta, mi sto dilungando in descrizioni ma ora arrivo al dunque. Dicevo che a me la piazza è stata davvero cara, soprattutto negli ultimi anni. Lo è stata proprio per queste sue caratteristiche di incontro e scambio sulle quali non ci fermiamo mai a riflettere, nonostante dalla piazza passiamo sempre tutti, chi più o chi meno. Io invece credo di poter trarre anche da questo luogo uno spunto interessante. La piazza vede sempre tanta gente, per questo può essere davvero un buon palco e, come tutti i palchi, può avere anche la grande potenzialità di innalzarti a essere protagonista alla pari delle relazioni che in piazza si intrecciano, ma può anche distruggerti, lasciandoti ai margini pensandoti incapace di metterti in relazione. Vi dirò che per me ci sono tante e diverse piazze: a partire da quella paesana, di incontro di amici e conoscenti, a quelle un po’ “diverse”. Penso ad esempio ai convegni, anzi ai palchi dei convegni ai quali sono spesso invitato a parlare, alle trasmissioni televisive e radiofoniche alle quali ho partecipato, alle serate di presentazione dei miei libri, alle manifestazione di apertura di varie iniziative. Queste sono le mie piazze, i luoghi che vi dicevo, mi sono cari. Lo sono perché sono occasioni in cui incontro persone, scambio con loro contenuti ed esperienze; sono luoghi però che potenzialmente portano con sé dei rischi. Essere su un palco significa camminare su una sottile linea di confine tra la partecipazione attiva, propositiva in cui io sono persona che porto la mia proposta culturale e una situazione in cui è la mia condizione di diversabile che diventa il fenomeno da baraccone. Come ogni situazione della vita, anche la piazza deve essere gestita, in modo da sfruttarne le potenzialità e non inciampare nei rischi. Per questo credo sia importante arrivare alla piazza avendo spalle robuste e ben preparate da una corretta consapevolezza di sé, delle proprie potenzialità; una buona dose di autostima che aiuti a far diventare interessanti le proprie abilità e anche i propri limiti, in modo da suscitare nella gente la voglia dell’incontro, della relazione e dello scambio. Il tutto non può non essere farcito da un pizzico, che in me non è proprio un pizzico, di sana autoironia: ridere un po’ di se stessi non fa mai male, avvicina le persone abbattendo ogni possibile barriera. Lo sappiamo, il deficit mette a disagio per i motivi che ho già spiegato in altri articoli, allora che fare? Bisogna mettere le persone a proprio agio e qual modo migliore che farsi insieme una bella risata? Prendersi un po’ in giro aiuta non a ridere dei diversabili ma a ridere con i diversabili. La piazza ha anche un’altra caratteristica che mi affascina: la sua capacità di mettere in rete le notizie e le persone; pensate per esempio a quanto circolano i pettegolezzi di paese: una volta che riescono ad arrivare in piazza ecco che diventano immediatamente di pubblico dominio. Così il fatto che si tratti di luoghi di relazione fa sì che abbiano la grande potenzialità di saper creare delle grandi reti di contatti e di persone. Allora la diversabilità stessa può diventare piazza, dunque luogo di incontro e scambio. Certo bisogna avere voglia di andare alla piazza; molto spesso è più comodo svicolarla e passare da vie periferiche, più buie, meno affollate. Mi spiego, è certo più facile starsene in casa davanti alla tv oppure uscire ma non entrare in relazione alla pari con le persone per accettare da queste solo l’assistenza ponendosi in un atteggiamento vittimistico di chi è stato colpito dall’ ingiustizia della vita; oppure ancora chiudersi in se stessi creandosi un proprio mondo che non è lo stesso mondo degli altri. I nostri giorni hanno invece la fortuna di vivere su una mega piazza: l’Anno Europeo delle Persone con Disabilità. La stessa Comunità Europea ha sottolineato come uno degli obiettivi dell’anno fosse proprio dare visibilità alle persone diversabili. Tante allora sono le piazze sulle quali possiamo incontrarci come protagonisti attivi e propositivi di una cultura nuova; sono piazze, politiche, cinematografiche, televisive, culturali, sportive, radiofoniche, musicali, sociali, multimediali…e chi più ne ha più ne metta. E allora, cosa aspettate? Scendete in piazza. Claudio Imprudente Presidente
dell’ Associazione Centro
Documentazione Handicap di Bologna a cura di Alessandra Pederzoli
Accessi a questa pagina dal 16/06/01
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Ultimo aggiornamento: 03/12/03
Il Network del Giornalismo e della Comunicazione
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