Luglio
2003
Agosto
2003
07 agosto - Rende (CS) - Comunicato stampa -
CALABRIA CIVICA DICE NO AL NUOVO STATUTO DELLA REGIONE: E'
ANTIDEMOCRATICO - e propone la costituzione di un comitato referendario.
Ora che lo Statuto Regionale è diventato legge, a seguito
di una seduta "blindata", chiusa ad ogni modifica, che ha
tradito le dichiarazioni pubbliche con le quali tanti esponenti politici
regionali del centro-destra e del cosiddetto centro-sinistra affermavano
di volersi confrontare, dopo le critiche motivate giunte da più parti
negli ultimi mesi, per migliorare il testo approvato in prima votazione,
anche accogliendo osservazioni e proposte integrative, ci auguriamo che
si dia seguito immediato, con responsabilità, all'impegno solenne di
promuovere un referendum su di esso, perché i cittadini possano
esprimersi, dire la loro, sulla riforma statutaria e sulle scelte in
essa compiute.
Calabria Civica che da tempo - oltre un anno - ha
evidenziato limiti, contraddizioni, chiusure, arretratezze di questo
Statuto (ricordiamo da ultimo il dossier curato per Civic@mente, inserto
di Mezzoeuro del 31 maggio scorso ed oggi consultabile anche sul nostro
sito internet www.calabriacivica.it) si attiverà per costituire un
Comitato referendario per il NO, mettendosi in rete con quanti, forze e
singoli esponenti politici, organizzazioni e associazioni sociali e
civiche, cittadini, condividano questa battaglia di civiltà.
Sì, perché la nostra sarà una campagna certo per dire NO
ad uno Statuto pensato "da e per" un ceto politico e sociale
ristretto (resi inaccessibili strumenti di partecipazione come i
referendum, aumentato il numero dei consiglieri regionali, eliminata
l'elezione diretta del Presidente della Giunta, ecc.), ma anche per dare
voce ad un¹altra Calabria e dire SI' ad uno Statuto dei Cittadini, che
valorizzi, responsabilizzi, faccia contare davvero le nostre comunità:
uno Statuto che sia sentito da tutti i calabresi come proprio.
Con questa iniziativa intendiamo contribuire ad un
dibattito approfondito nel merito delle questioni e delle scelte
statutarie, per far sì che non ci si fermi, come troppo spesso è stato
finora, alla retorica un pò ridicola dell'essere arrivati
"primi" o dell' "Evento Storico" (non vi è nulla di
storico in questo Statuto).
Confidiamo, perciò, che i mass media (TV, radio, giornali)
ci accompagnino in questo viaggio consentendo, così, ai cittadini di
conoscere per deliberare, prima regola in democrazia.
Infatti, oggi, con il referendum, i calabresi hanno una
grande occasione ed una grande responsabilità. Nel momento in cui
politici regionali e nazionali, da ultimo il Presidente del Consiglio,
Berlusconi, per calcoli d'immagine o di opportunismo politico,
definiscono lo Statuto calabrese un modello, un esempio da seguire per
le altre regioni, dire di NO sarà un modo per dire chiaramente che non
si vuole tornare indietro.
Ma anche, al tempo stesso, che si vuole andare avanti in
direzione dello sviluppo e del rafforzamento del nostro sistema
democratico, dotandoci di strumenti di partecipazione e di governo che
corrispondano davvero a ciò che viene richiesto da una cittadinanza
che, invece, è cresciuta e vuole esercitare in pieno i suoi poteri.
Il
Presidente di Calabria Civica Gianni Malgeri
Luglio
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