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Versione Web Registrazione n. 6/2001 - Tribunale di Reggio Calabria Direttrice Responsabile: Paola Suraci Cliccando su "Agedi News" potrai sfogliare il n. 1 del notiziario dell'Associazione in formato*.pdf E' richiesto il programma Acrobat Reader 5.0 . Per ricevere in abbonamento gratuito il nostro quadrimestrale, invia un e.mail all'indirizzo info@agedi.it , con all'oggetto: Abbonamento Agedi News. |
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Dicembre 2002
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dicembre - Reggio Calabria - Cambio della guardia ai vertici
dell'A.GE.DI. - MIRELLA GANGERI in MEDURI ELETTA PRESIDENTE DAL COMITATO
DIRETTIVO - SOSTITUISCE
LOIACONO CHE LASCIA PER MOTIVI DI SALUTE. Tutto si è svolto secondo le formalità previste dallo Statuto e dal Regolamento associativo, con scrutinio segreto, e con la partecipazione di 7 membri sui nove componenti e con la presenza della Presidente della Sede Locale A.GE.DI. di Villa San Giovanni, Maria Franco. A Mirella vanno gli auguri della redazione con la promessa ai nostri visitatori di pubblicare presto una scheda di presentazione.
24 dicembre - Rende (CS) - Un Natale di cambiamento? - PER UNA
CALABRIA DEI DIRITTI E DELLE RESPONSABILITA' - di Gianni Malgieri Per la prima volta nella nostra regione, sulla vicenda dei portaborse, si è manifestata una reazione forte e diffusa della società civile e dell'opinione pubblica in generale contro decisioni e comportamenti della classe politica regionale. Una reazione che si è espressa in tanti modi diversi: dalle discussioni in famiglia o tra amici, agli interventi in riunioni associative o politiche, fino alle iniziative di movimenti e di organizzazioni civiche e alla raccolta di firme per l'abrogazione di una legge ingiusta. Una rivolta morale, non moralistica. Una rivolta contro atti e decisioni che lasciano intendere un modo di fare politica secondo cui rappresentare i cittadini vuol dire innanzitutto occupare posti di potere per godere di condizioni di privilegio per sè o per i propri amici e parenti.
I cittadini hanno vissuto una frattura profonda tra i valori di una
comunità civile, il proprio sentire comune, e il comportamento
dell'attuale classe politica regionale: una frattura, uno strappo che ha
fatto crescere il fossato, la distanza, già considerevole in Calabria,
tra governanti e governati e che ha avuto un'espressione emblematica,
eclatante anche nelle
Di solito si dice che la società civile non è migliore della classe
politica che essa esprime. Una frase, spesso pronunciata da chi ricopre
ruoli politici o di potere, non verificata, né verificabile, ma che ha
un doppio effetto negativo sulla crescita civile delle nostre comunità:
da una parte
Per questo è stata molto importante e significativa la reazione, la
mobilitazione dei cittadini. Gianni Malgeri - Presidente di Calabria Civica - gmalger@tiscali.it - tel. 348 3704706
22 dicembre - da Genitori.It - "Posa
la cenere. Stai aspettando un bambino".
Abbiamo poi realizzato uno spot radiofonico e televisivo che verrà
trasmesso sulle principali emittenti. Ci sarà inoltre la distribuzione
di depliant e poster informativi su tutto il territorio nazionale. Su
internet abbiamo dato vita ad un sito www.fumoemamma.it
sul quale, coloro che ne faranno richiesta, potranno ricevere sul
proprio cellulare un messaggio sms che ricorda di non fumare. M.Rita Munizzi - Presidente Mo.I.Ge
19 dicembre - Bologna - Dopo
l'apparizione televisiva su Odeon TV nella trasmissione di don Antonio
Mazzi, Claudio Imprudente scrive una lettera aperta al Presidente
Ciampi, eccola In questi due anni ho lavorato molto per promuovere l’uso, ma soprattutto l’integrazione, del termine-strumento “diversabilità”. Sono consapevole del fatto che ogni termine che tenti di definire una persona risulti sempre incompleto, ma credo che il linguaggio corrente determini la cultura di un popolo. Sento di poter dire che il termine“diversabile” abbia la grande qualità di lanciare una sfida, un cambio di prospettiva per spostare lo sguardo dal considerare le non abilità, come sottolinea il termine “disabile”, al guardare alle abilità diverse, come invece esprime il termine”diversabile”. Non si tratta di una via di uscita, di un “girare attorno” al problema dell’handicap definendolo semplicemente con parole più diplomatiche; credo infatti di aver messo in gioco un concetto che non riguarda solo i portatori di deficit. Si tratta di allargare lo sguardo al modo stesso degli uomini di porsi in relazione gli uni gli altri: la modalità che cerco di promuovere con il mio lavoro e con la mia vita è quello dell’entrare in relazioni alla pari, condividendo quello che si ha in comune per poi valorizzare le abilità diverse e le potenzialità di ciascuno. E’ un approccio che vede la relazione come qualcosa di arricchente: ci si mette in comunicazione condividendo e valorizzando le diversità senza per questo perdere la propria preziosa identità. Del resto, lo sa meglio di me, la democrazia della quale Lei è garante si fonda proprio su questo! E’ per questo che parlare di diversabilità non è solo un gioco di parole… Il duemilatre sarà l’anno europeo delle persone con disabilità: penso sia un’occasione importante per farsi promotori di questo approccio culturale e politico. E’ una possibilità data alla nostra società di fare una salto di qualità: riconoscere nelle persone con disabilità dei soggetti di cultura e non più degli oggetti di cura. Anche noi portatori di deficit non possiamo lasciarci scappare questa occasione per prendere sempre maggior coscienza delle nostre abilità e dei nostri deficit, accettandoli come nostri limiti, diversi dai limiti che anche le persone che definiamo “normali” hanno. Così siamo tutti su uno stesso piano: la “normalità” che accoglie la “diversità” e la “diversità” che accoglie la normalità e, a questo punto, possiamo parlare di integrazione compiuta.
Queste sono le mie idee, per le quali lavoro ogni giorno, per creare
questa tanto aspirata “nuova cultura della diversabilità”. Per
questo Le chiedo di appoggiare questa nostra campagna parlando di
diversabilità nel suo tanto atteso e tanto ascoltato discorso di fine
anno.
Claudio Imprudente - Presidente del Centro Documentazione - Handicap
di Bologna
19 dicembre - Rende (CS) - Comunicato stampa di Calabria Civica - I PRIMI RISULTATI DELL'AZIONE DI PROTESTA CONTRO LA LEGGE CLIENTELARE DEI "PORTABORSE" Apprendiamo dalla stampa con soddisfazione che anche il gruppo consiliare regionale dei DS ha deciso di battersi contro le assunzioni a tempo indeterminato presso la Regione e gli Enti da essa controllati (il caso specifico sollevato è quello dell'ATERP di Crotone) realizzate facendo prevalere il criterio del "collegamento al gruppo politico o di tipo familistico" su quello meritocratico. Una denuncia che, se risulterà fondata, pone un ulteriore tassello a favore della sacrosanta battaglia avviata da tempo da tante associazioni e realtà civiche contro l'uso privatistico delle istituzioni in Calabria (denunciato anche dai media nazionali e regionali, in particolare dal Quotidiano, e dai Vescovi). Ma per essere credibili nella loro iniziativa i consiglieri regionali diessini dovrebbero fare un piccolo, ma significativo gesto: unirsi alle migliaia di cittadini calabresi che hanno già firmato per l'abrogazione della legge 25/2001, la famosa legge dei portaborse, votata all'unanimità in Consiglio Regionale, con la quale sono stati assunti, trasformando un rapporto fiduciario in uno a tempo indeterminato, familiari, parenti o amici di partito di tutti i gruppi consiliari, compreso quello dei DS. Altrimenti si tratterebbe di strabismo politico (si vede il male nel comportamento altrui, ma si chiudono tutti e due gli occhi quando si è interessati in prima persona) e ci si sottoporrebbe alle accuse e al sospetto di aver posto la questione solo perché non si è potuto partecipare alla spartizione e non per questioni di principio. La coerenza tra parole e comportamenti è il bene più prezioso nella vita, soprattutto in politica. Si attivi il gruppo dei DS in Consiglio Regionale anche per l'abrogazione della L.R. 25/2001, una legge ingiusta che ha rappresentato uno strappo nella coscienza civile dei calabresi. E' una richiesta piccola piccola la nostra: avremo risposte o atti coerenti? Il portavoce di Rete Civica Calabria - Gianni Malgeri
11 dicembre - Da "Genitori.it" - Vuoi una televisione migliore? Chiama il nostro numero verde
il 29 novembre scorso alla presenza del Ministro delle Comunicazioni
Gasparri, dei direttori delle principali reti televisivi e delle
associazioni di utenti fra le quali anche il Mo.I.Ge., è stato firmato
il nuovo codice di Autoregolamentazione tv e minori.
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dicembre - Bologna - Riceviamo
e volentieri diffondiamo - Salve
sono un geranio Vi racconto di un mio recente incontro al Centro Documentazione Handicap di Bologna, dove lavoro. Erano presenti un gruppo di insegnanti tedeschi che ogni anno trascorrono una settimana nel bolognese per incontrare alcune realtà operanti nel sociale, come scuole e associazioni; solitamente l’ultimo giorno che trascorrono in Italia ci fanno visita per una chiacchierata di conoscenza. Io preferisco sempre rendere attivi questi incontri, andare un po’ oltre le chiacchiere, giocare, così da far toccar con mano ciò di cui si sta parlando. Quest’anno avevo messo al centro della tavola una bellissima pianta e ho iniziato dicendo che quella pianta era il mio biglietto da visita. Ho raccontato come solitamente la mia presentazione ai convegni fosse “Salve, sono un geranio”. Immaginate lo stupore negli occhi dei tedeschi, lo sguardo perso ma attento di chi non capisce ma rimane concentrato per intuire dove voglio arrivare con i miei giochetti. Ho poi spiegato che mi presento così facendo memoria di ciò che era stato detto a mia madre al momento della mia nascita: “Signora, guardi, suo figlio è vivo, ma resterà per sempre un vegetale”. Allora io ho scelto come vegetale di essere una pianta di geranio. Le facce dei tedeschi si facevano sempre più sconvolte e curiose nello stesso tempo. Uscendo dalla mia esperienza personale ho deciso di instaurare un dialogo che stimolasse anche il loro contributo sulla questione “pianta o persona?” Si tratta infatti di una questione che non riguarda solo me, tutte le persone handicappate gravi vengono definite dei vegetali sin dalla nascita e così sono dunque costretti a presentarsi per il resto della loro vita. Dico spesso, a questo proposito, che sono contento di essere handicappato e di esserlo fino in fondo, così tutto si mette in discussione, si mette in crisi…altrimenti non mi sarei mai valso del titolo di geranio! Allora di fronte a questo dato di fatto chiedevo ai tedeschi di avanzare ipotesi o proposte concrete per trasformare queste piante in persone. Sono uscite un po’ tutte quelle solite cose che si fanno con una pianta: la si annaffia, la si tiene al sole, le si cambia la terra, la si concima. Ma non basta ancora, facendo tutto questo, assolutamente necessario, la pianta rimane sempre pianta. Allora escono le proposte più folli e, a mio avviso, anche un po’ patologiche: le si parla, la si tiene in compagnia, le si fa ascoltare la musica. Ok, ma sempre pianta rimane, forse più bella, forse anche un po’ più frustrata, ma sempre pianta è. I tedeschi non sanno più cosa dire, come gestire la situazione: si legge nei loro occhi lo smarrimento più totale. Decido di buttarmi e dare la soluzione dell’enigma che li sta rendendo sempre più pensierosi. Tutto quello che è stato proposto appartiene a quella che si chiama assistenza, ma abbiamo visto come con la sola assistenza, seppur necessaria, la pianta rimane ancora pianta. Per farla diventare persona bisogna abbassarsi al suo livello, guardarla dritto negli occhi e instaurare con lei una relazione alla pari: ecco che la pianta diventa persona. Non è comunque uno sforzo unilaterale! La relazione alla pari si crea con il contributo di tutte le parti; in certe situazioni questo contributo è messo a disposizione incondizionatamente. Non lo trovate affascinante? Tutti sono capaci di fare assistenza, anche il Presidente del Consiglio fa assistenza, ma la pianta rimane pianta. Se non ci rapportiamo alla diversabilità nel giusto modo rischiamo di copiare un modello già vecchio, bisogna cambiare la cultura. Dobbiamo insomma fare un salto di qualità che è insieme politico e culturale. Attenzione però: se la persona diversabile non è disposta giocarsi in una relazione autentica, uscendo dalla logica del mero farsi aiutare, non otterremo una vera reciprocità. Quasi mai si pensa che l’integrazione non è solo l’accoglienza da parte della “normalità” del “diverso”, ma anche il “diverso” deve accogliere la “normalità”. Il diversabile deve accettare i propri deficit, averne consapevolezza, e fare in modo che l’handicap non influenzi negativamente il rapporto con un’altra persona, che a sua volta si sforza di fare altrettanto: entrambi devono accettare i propri limiti. Dobbiamo insomma fare tutti insieme, diversabili e normabili, un salto di qualità che è insieme politico e culturale. Prechè la pianta diventi persona si deve pensare adulta, come diceva spesso il mio amico Mario Tortello. Per questo credo che l’anno duemilatre, anno europeo delle persone con disabilità, si presti bene ad essere un momento propizio per lavorare a questa cultura da cambiare e migliorare. Come ho già detto mille volte la parola disabilità proprio non mi piace, allora perché non trasformare il 2003 in “anno europeo della diversabilità”. Sarebbe l’occasione per fare un salto di qualità culturale e politico anche per chi si sente solo una persona portatrice di deficit. Ultimamente ho scoperto quanto sia importante mettere in rete tutte le idee e tutte le esperienze, allora ecco il mio indirizzo di posta elettronica: claudio@accaparlante.it. Se proprio poi volete innaffiarmi…fatelo con la birra Adelscott! Claudio Imprudente - a cura di Alessandra Pederzoli
07 dicembre - Podesteria di Gombola (MO) . Turismo a quattrozampe - In corso il I° stage al per la formazione di operatori del turismo someggiato e attività professionali con l'uso dell'asino e del mulo - PER L'A.GE.DI. SONO PRESENTI MAURIZIO LOIACONO E DEMETRIO SCOPELLITI - Quest'ultimo ci ha scritto............ Ciao, ho approfittato di uno dei rari momenti di relax per scrivere e aggiornare i visitatori del sito sul programma che si sta svolgendo qui a Gombola.
Ieri siamo arrivati alla stazione di Bologna intorno
alle 9 e qualcosa, perchè il treno ha fatto ritardo:
Siccome il corso, quì a Gonbola,
cominciava alle 15, abbiamo deciso di rimanere un po' di più per
conoscere Bologna. Abbiamo fatto un giro di un'oretta
e mezza, poi siamo tornati alla stazione e abbiamo
preso il treno per Modena. Quando siamo arrivati,
abbiamo telefonato e abbiamo aspettato
fino all'una ma poi è arrivato il
furgone con la scritta "podesteria di
gombola" e tanto di faccia d'asino stampata sulla
fiancata laterale. Stiamo usando tutti i mezzi per non far capire che di asini, io e Maurizio ne sappiamo proprio poco. al contrario degli altri che sanno praticamente un sacco di cose ma sta andando tutto bene, le persone sono in gamba, tutti hanno un sacco di idee simpatiche. Siccome Massimo Montanari ha visto che abbiamo la telecamera che non funziona bene, ha detto che è disposto a darci le sue video cassette che negli anni ha registrato, così noi le portiamo a Reggio, le copiamo e poi le rispediamo per posta, poi ci ha dato un sacco di materiale cartaceo, libri e volantini che loro e il comune hanno stampato.
Abbiamo
anche conosciuto Eugenio Millonis di Asinomania; gli
abbiamo detto che ci hai mandato tu, e sperava di
trovarti. Quì. sono tutti abbastanza entusiasti del
progetto che nostro. comunque.. Demetrio Scopelliti
04 dicembre - Rende (CS) - Le proposte di Calabria Civica sul Piano Sanitario Regionale
Le proposte avanzate da Calabria Civica (12 punti per una sanità
migliore, più rispondente alle esigenze dei cittadini e con meno
sprechi), che partono dalla necessità di superare il paradigma
economico-finanziario e l'invadenza della politica nella sanità, sono
riassumibili in scelte riguardanti 3 ambiti: 1.Scelte organizzative di carattere
generale: a.
Valutazione dei Direttori Generali – manager esclusivamente sulla base
dei risultati conseguiti ed esclusione da incarichi dirigenziali per 5
anni in caso di risultati negativi;
b. Costituzione di un'Agenzia Sanitaria con
compiti di governo e snellimento dell'apparato assessorile;
c. Distinzione netta tra soggetto
controllore e soggetto controllato (ovvero tra soggetto finanziatore e
soggetto erogatore); d. Perequazione
della spesa per Asl;
e. Costituzione di un Fondo Sociale. 2.Strumenti per dare centralità agli obiettivi di
salute e alla qualità: a. Affidare
all'Agenzia Sanitaria, in cui coinvolgere rappresentanze
professionalmente valide di operatori e cittadini, il compito di
valutare e sostenere processi di miglioramento della qualità; b. Istituire quote
budget aggiuntive per raggiungimento di risultati in termini di qualità c. Incrementare la
quota di personale sanitario riducendo drasticamente quello
amministrativo o con compiti che esulano dal servizio alla persona; d. Coinvolgere la
cittadinanza e le professioni in attività di informazione e di
formazione. 3. Tener conto della domanda: a. Valorizzazione
delle esperienze della cittadinanza e degli operatori sia per
individuare problemi che per porre sotto controllo sprechi; b. Istituzione
della Conferenza di programmazione, a livello distrettuale (la più
importante), aziendale e regionale, con il coinvolgimento a pieno titolo
delle Organizzazioni dei cittadini e degli operatori (le Conferenze
devono essere collegate agli strumenti di programmazione previsti dalla
L.328/2000); c. Attivare nuove
forme di ascolto valorizzando l'attivismo dei cittadini singoli o
associati, soprattutto mediante l'utilizzo di internet.
In conclusione riteniamo che il Piano Sanitario Regionale e ogni riforma
dell'assetto organizzativo della Sanità calabrese debba coinvolgere e
responsabilizzare i soggetti, partendo dal basso, in una logica
partecipativa che superi un dirigismo che non trova mai traduzione in
fatti concreti, proprio perchè non condiviso.
Immediatamente chiediamo che ci si attivi per:
1.Snellire l'Assessorato riducendolo all'essenziale; 2.Promuovere politiche concrete per
l'individuazione e l'eliminazione degli sprechi; 3.Valutazione delle risorse presenti e delle
peculiarità regionali per l'attivazione dei Centri di eccellenza; 4.Introdurre meccanismi di flessibilità e per lo snellimento delle pratiche burocratiche. Via F. Todaro, 85 - 87036 - Rende (CS) - Telefono e Fax: 0984 402158 E-mail:
calabriacivica@tiscali.it
Accessi a questa pagina dal 16/06/01
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Ultimo aggiornamento: 09/06/03
Il Network del Giornalismo e della Comunicazione
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