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Registrazione n. 6/2001 - Tribunale di Reggio Calabria


Direttrice Responsabile: Paola Suraci


Cliccando su "Agedi News" potrai sfogliare il n. 1 del notiziario dell'Associazione in formato*.pdfDownload ultima versione di ACROBAT READER

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Aprile 2002 

 

 

 

Maggio 2002

 

 

 

 

31 maggio - Sulle odiose affermazioni del direttore editoriale di Superabile.it in risposta a Nunzia Coppedè interviene uno dei legali di Patrizia Volpin - BOMBREZZI, DA CHE PARTE STA?

   Preg.mo Sig. Franco Bomprezzi, leggo, rabbrividendo, la risposta da Ella inviata alla Sig.ra Nunzia Coppedè relativamente al caso  della Sig.ra Volpin Patrizia.

   Parrebbe all’estraneo, come me, che dalle sue affermazioni emerga il desiderio di ponderare i termini, di essere quasi equidistante; caratteristiche che Ella rileva essere il pregio del sito “www.Superabile.it” elencando, poi, che lo scopo perseguito è di “documentare e divulgare”.

   Appare, però, quantomeno bizzarro e doloroso, se gli intendimenti sono quelli suddetti, quando Ella afferma di essersi “informata e documentata” sulla vicenda “Volpin” ma … credo non abbia alzato un dito, né ha mai fatto sentire la Sua voce.

   Ancora più inopportuno appare il giudizio che Ella dà, invece, “agli altri mezzi” (media, giornalistici televisivi, ect.) che, a parer Suo, avrebbero creato un effetto distorsivo e di autoalimentazione (cosa diavolo vorrà poi dire il termine nel contesto usato… mah?) solo perché … “hanno informato”.

   Il “canone deontologico”, a cui Ella fa riferimento, pare ponga da una parte coloro che si sono impegnati a fare qualcosa e dall’altra gli agnostici formati all’assoluta negazione, cioè: il nulla; spettatori inerti e silenziosi al mutar degli eventi, seppur informati e documentati.

   Non c’è essere-uomo che non veda in ciò la vergogna di chi sa e non se ne occupa e che ancorpiù eclettico dall’alto del suo provvisorio e traballante acume intenda insegnare ai meschini che gridare il diritto di uno, o di tutti quelli a cui potrebbe capitare, è suonare la “grancassa”.

   Io ho gridato che la Sig.ra Volpin era un caso irrisolto da tre anni e … non mi sento per nulla facente parte di una “banda orchestrale”… né, però, ho sentito il suo impegno, o le certezze di cui Ella si grazia, confortarmi.

   Rilevo, comunque, che chi schivo a tener la voce afona per apodittiche questioni di canoni deontologici ha preferito comunicare che qualcuno “minore per imposizione divina” ha dovuto chiedere ad un “Pio” per più di tre anni di essere accompagnata al bagno ed ivi collocata perdendo anche la sua dignità …”di animale”!!!

   Altro che emozione e/o emotività

   Le ingiustizie di tal fatta non costituiscono un “caso singolo”; e, comunque, anche se lo fossero non meritano certo parziale censura.

   O se ne occupa, o se vuole essere imparziale, rimanga distaccato.

   Altrimenti certifichi, parli, proponga, insomma  … si muova e pretenda che situazioni come quella della Sig.ra Volpin vengano risolte.

   Rasenta poi l’assurdo Kafkiano l’asserzione che Ella fa sull’”impegno del Sindaco” il quale “dopo un percorso accidentato” ha portato ad una soluzione.

   La “tenuta professionale” avrebbe dovuto consigliare di informarsi meglio dato che sono più di tre anni che il “sindaco” viene sollecitato senza alcuna risposta e … non è bastato un impegno giudiziale (l’onere della difesa del Comune è stato costosissimo per l’Erario e cioè per tutti noi, visto che con semplice buona volontà il costo sarebbe stato uguale a zero) ad indicare una soluzione.

   Soluzione che non si è “trovata” neppure dopo una firma vanti al Giudice; tant’è che non ci si è resi conto che ad un alloggio con barriere architettoniche  si sostituiva altro con … barriere architettoniche; simile in tutto.

   L’abbattimento era quindi necessario se non si fosse voluto cadere nel paradosso del ridicolo;  … se questo può dirsi  … “impegno” … bontà Sua!

   Sono certo che la solidarietà che Ella afferma esserLe “a cuore” meriterebbe maggior impegno e parole diverse nei confronti della Sig.ra Volpin; ma non dispero che Ella possa divenire, di Patrizia, uno strenuo difensore.

   Cordialità, Luigi Prete 



31 maggio - Lamezia Terme (CZ) - Il Comitato dei genitori scrive una lettera aperta al Ministro della Sanità ed alla FISH Calabria - Richiesta di interventi necessari e urgenti nel centro di Riabilitazione dell’ASL 6

   Chi si rivolge a Voi, è un gruppo di genitori di bambini portatori di handicap, che frequentano il Centro di Riabilitazione dell’ASL 6 di Lamezia Terme, per denunciare il disservizio che si è venuto a creare in quest’ultimi mesi: ossia la sospensione del trattamento logo-terapico a 20 bambini disabili, a causa della maternità a rischio della terapista.

   Siamo a conoscenza, informazione dataci dal dott. Borgese, dirigente del Centro, che è già stata avanzata una richiesta di sostituzione, alla quale, non è pervenuta risposta da parte degli organi competenti.

   Cogliamo, ancora una volta, con la presente l’occasione di ricordare, viste le precedenti denuncie /vedi: relazione, consegnata a mano da noi genitori, al direttore generale, avv. A. Cosentino, in occasione di uno degli incontri in data 08.06.2001; - relazione inviata al precedente Ministro della sanità Rosy Bindi al precedente direttore generale di codesta USL, dott.Marchese, nonché agli altri organi competenti, prot.n.7200 del 13.04.2000), la già nota situazione, in cui i nostri figli sono costretti ad eseguire i trattamenti (in particolare logo-terapici) precisamente in boxes non insonorizzati all’interno di una palestra, nella quale in contemporanea vengono eseguiti trattamenti pscomotori: situazione che contribuisce a rendere qualitativamente e quantitativamente inidonee le prestazioni riabilitative, con le ovvie ricadute sul paziente da riabilitare e sull’operatore tecnico-sanitario che si trova ad operare in un ambiente inidoneo a valorizzare la propria professionalità.

   Tale situazione è resa ancora più pesante dal fatto che, da circa due anni, una delle palestre per i trattamenti neuro-psicomotori, è adibita da deposito di apparecchiature biomediche.

   Con la presente, teniamo a precisare che:

   1) ci siamo solo limitati a richiedere ciò che al momento è più urgente: sostituzione, entro breve, della logo-terapista assente; richiesta di locali idonei per il trattamento medesimo; (perché molti sono gli interventi che necessitano di una presa di posizione).

   2) ci auguriamo che da parte delle autorità competenti non ci giungano le solite risposte e false promesse che già da due anni conosciamo, che servono solo a non garantire alle persone (in questo caso con disabilità), un diritto garantito, quale quello alla salute, oltre che da numerose leggi della nostra Costituzione.

   Cordiali saluti

 (Seguono le firme dei genitori degli utenti disabili 

del Centro di Riabilitazione dell’ASL, 6 di Lamezia Terme)



29 maggio - Lamezia Terme - Una storia ai confini dell'emotività - Riceviamo da Nunzia Coppedè, vicepresidente della FISH Italia e presidente della FISH Calabria, una lettera aperta al direttore editoriale di Superabile, Franco Bomprezzi - I nostri commenti

   Ci sembra un testo equilibrato ed efficace nei contenuti, quello di Nunzia, e ci piace la sveglia alle associazioni del Veneto. 

   Non apprezziamo invece, gran parte della risposta del Dott. Franco Bomprezzi (che vi invitiamo a leggere) troppo razionale, troppo istituzionale, troppo distante dai problemi quotidiani di tante persone con disabilità della grande periferia italiana. 

   Bomprezzi afferma di essersi documentato su quanto accade a Selvazzano, ma noi sappiamo che pur avendo avuto l'occasione di raccogliere direttamente i "dettagli difficilmente verificabili", dalla diretta interessata, la sua collega Patrizia Volpin, nel corso della sua visita alla Civitas di Padova dei primi di maggio, non l'ha fatto. 

   Inoltre, se c'è qualcosa che è mancato nella vicenda di Patrizia è stato appunto "l'effetto grancassa", a causa del silenzio colpevole di numerosa stampa scritta e televisiva. ...e delle associazioni, FISH e non FISH, del Veneto, a parte l'ANGLAT. 

   Ad ogni buon conto, per leggere la risposta del Dott. Bomprezzi alla lettera di Nunzia Coppedè clicca QUI !

Pasquale Ezio Loiacono 

Direttore editoriale di Agedi News

 

*    *    *

   Spett. Redazione (di Superabile), vista l’attenzione che ponete quotidianamente ai problemi relativi all’handicap e alle proposte finalizzate a migliorare la qualità della vita delle persone con disabilità, ho deciso di inviare questa lettera alla vostra attenzione, con la speranza che dietro ad una storia che in questi giorni ha fatto molto parlare e scrivere, si apra un dibattito a favore dell’eliminazione delle barriere architettoniche e culturali,  ancora presenti in molti paesi italiani.

   SELVAZZANO, un paese che non conoscevo fino a qualche giorno fa, ma che negli ultimi tempi è sulle pagine di alcuni siti e quotidiani che sostengono la causa di Patrizia Volpin, una donna con disabilità che denuncia il Sindaco del suo paese, per non averla messa in condizione di vivere in una casa accessibile e adeguata alle sue esigenze.

   Sono una donna con disabilità che vive in Calabria, terra famosa perché considerata una terra che è rimasta indietro negli anni. Dal sud sentiamo parlare della Regione Veneto come una Regione all’avanguardia, attenta e sensibile ai problemi della disabilità.

   La storia di Patrizia Volpin e di altre 5 persone con disabilità che abitano nello stesso plesso, e subiscono, a detta della Signora Volpin, l’inadempienza della Giunta Comunale di Selvazzano, un comune della provincia di Padova, che non ha messo a norma gli edifici comunali, eliminando le barriere architettoniche, lascia perplessi.

   Sembra che non siano bastate le manifestazioni e le proteste organizzate dalle associazioni e amici vicini a Patrizia Volpin, guidate dalla stessa, che pur vivendo una situazione personale molto pesante in quanto malata terminale, trova la forza di lottare per la sua dignità e per quella delle altre persone che stanno vivendo la sua medesima situazione, ma senza trovare la forza di protestare e di pretendere che gli sia concesso quanto gli spetti di diritto in base alle leggi in vigore.   

   Come persona e come donna con disabilità voglio esprimere la mia solidarietà a Patrizia Volpin e alle altre persone con disabilità che vivono la sua stessa situazione.

   Come vice presidente della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) e presidente della FISH Calabria, mi auguro che chi di competenza,  intervenga  alfine di trovare una soluzione dignitosa e adeguata.

   Spero che le associazioni del veneto, esprimendo solidarietà a Patrizia Volpin,  ma riescano a riportare l’attenzione su un problema che interessa molte persone con disabilità, cioè, la mancata applicazione delle leggi per l’eliminazione delle Barriere Architettoniche, che rappresenta comunque un problema di tutto il territorio italiano e non certo solo del veneto, pertanto è necessario un dibattito approfondito e una forte capacità propositiva.

   Lamezia Terme 28/05/02

                                                                                                                Nunzia Coppedé

  Per informazioni: Nunzia Coppedé – FISH Calabria Via A. Reillo, 5 – 88046 – Lamezia Terme (CZ) Tel. 0968/462419 Fax 0968/462520 E-mail fishc@fishcalabria.org



28 maggio - Dal FORUM dell'A.GE.DI. - APPUNTAMENTO GIOVEDI' SERA SU #genitori PER "GENITORI ORGOGLIOSI".

   Salve, scusate se con questo messaggio faccio pubblicità ad un sito concorrente, ma penso che possa interessare a molti genitori.
   Sul sito http://www.disabili.com giovedì alle 21.30 ci sarà un incontro "virtuale" tra i genitori ed il presidente dell'associazione insegnati di sostegno Nicola Quirico per parlare di tutti quei problemi scolastici che i nostri figli possono incontrare a scuola. Si può andare direttamente nella chat "genitori orgogliosi" attraverso la vostra chat digitando /join genitori oppure #genitori oppure si può entrare nella chat di disabili. com e fare la stessa cosa.
   Se trovate la cosa complicata andate direttamente sul sito http://cicolandia.da.ru
   Vi aspetto numerosi!



28 maggio - Lamezia Terme (CZ) - “ Les jeux sont fait”: GIOCHI SENZA BARRIERE - Manifestazione promossa dal Centro di Riabilitazione della Comunità Progetto Sud

   Si terrà il 2 giugno a partire dalle ore 17.30 al Parco Giochi Lilliput in contrada Spanò di Lamezia Terme.

   L’evento si inserisce nell’ambito dei progetti socio-culturali della Comunità Progetto Sud denominati SINTONIADI e ABITARE IN AUTONOMIA che si prefiggono l’obbiettivo comune di far crescere in tutti noi la consapevolezza che le differenze e le diversità anziché dividere possono trovare luoghi e tempi per scambiarsi ricchezze e valori umani.

   Così è successo che, nell’arco di circa tre mesi, hanno lavorato fianco a fianco gli studenti e gli operatori scolastici della prima E del Liceo Scientifico Statale G. Galilei , adolescenti e operatori dell’Associazione La Strada e gli adolescenti disabili e gli operatori del Centro di Riabilitazione della Comunità Progetto Sud, tutti di Lamezia Terme.

   L’incontro tra coetanei di diverse provenienze e situazioni individuali come giovani rom, studenti e disabili è diventato così un confronto aperto dove i pregiudizi reciproci iniziali hanno man mano lasciato il posto all’ascolto e alla valorizzazione della differenze. 

   E’ questo il senso della manifestazione del 2 giugno durante la quale si alterneranno momenti prettamente coreografici, giochi di squadra, balletti dei piccoli pattinatori dell’AISP e dimostrazioni di tiro con l’arco.

   L’organizzazione e la realizzazione dei GIOCHI SENZA BARRIERE ci rende sempre più convinti che è proprio nell’integrazione e nella partecipazione attiva di più soggetti che insieme si cresce nella cultura delle diversità, si opera per contrastare qualsiasi forma di esclusione e si lavora per favorire l’inclusione sociale.

   E allora… “ les jeux sont fait”: anche voi siete invitati alla partecipazione!



26 maggio - Rende (CS) - Comunicato stampa di Calabria Civica sulla crisi della sanità calabrese - NON SOLO FINANZIARIA MA CREDIBILITA' E QUALITA' DEI SERVIZI - Nei giorni scorsi Calabria Civica ha avanzato una proposta articolata in 8 punti

   Oggi, di fronte a continue notizie apparse sulla stampa intrise di "pare", "si dice", "si mormora", che creano allarme nell'opinione pubblica, chiediamo di dare immediata attuazione alla nostra richiesta di "consultazione e coinvolgimento delle organizzazioni civiche prima di assumere decisioni o di licenziare provvedimenti che abbiano concreta ricaduta sulla vita delle persone, in particolare, ma non esclusivamente, per i malati cronici, in modo che non si creino ulteriori inutili disagi per i cittadini".

   Lo ripetiamo: vi è in Calabria una grande volontà da parte di organizzazioni dei cittadini, forze sociali e soggetti della sanità di contribuire ad un cambio di rotta radicale nella gestione della sanità della nostra regione e di sostenere scelte che vadano chiaramente in questa direzione riducendo i tanti sprechi che ancora oggi esistono nella sanità calabrese. Apprezzeremo un governo che operi con decisione in tal senso, non perdendo mai di vista la necessità di migliorare concretamente la qualità dei servizi offerti ai cittadini: questione di cui si parla troppo poco, purtroppo, in questi giorni.

   Ma proprio per questo riteniamo indispensabile un coinvolgimento dei cittadini prima che siano operate scelte di cui possono portare il peso – anche indirettamente – gli stessi cittadini. Anche per evitare errori come quelli all'euroticket dal quale sono stati esentati gli invalidi al 100% e non i portatori di patologie croniche, in piena contraddizione con quanto affermato dallo stesso Piano sanitario nazionale e dalla elementare norma che un sistema sanitario deve prendersi cura innanzitutto di chi sta male, senza fargli sopportare ulteriori sacrifici per il suo stato di salute.

  • Il presidente di Calabria Civica Gianni Malgeri



  • da:       

    Selvazzano. Sit-in del Sunia e dei Ds
    Disabili e anziani bloccati negli alloggi da varie barriere
    Marzia Dal Piai
    SELVAZZANO. Le necessità abitative dei disabili a Selvazzano è stato il tema di una conferenza stampa organizzata dal sindacato inquilini Sunia, alla quale erano presenti rappresentanti dello Spi-Cgil, il parlamentare Pietro Ruzzante e i rappresentanti dei Ds in consiglio comunale Boris Sartori e della lista civica "Selvazzano Nuova" Bruno Saponaro.
    «Nel '99 - ha spiegato Michele Brombin segretario provinciale del Sunia - sono state fatte le assegnazioni di alcuni alloggi comunali in via XXV Aprile a Tencarola. E già allora avevamo segnalato alcune irregolarità nei quattro appartamenti destinati ai disabili, in quanto presentavano barriere architettoniche. Per questo, in questi giorni, abbiamo fatto il sit in di protesta di fronte al municipio». I primi segni positivi si sono già avuti, ad uno dei disabili in questione è già stato assegnato un nuovo alloggio che però abbisogna di cambiamenti ed adeguamenti. La giunta ha quindi deliberato lo scorso venerdì uno stanziamento di 20.000 euro per l'abbattimento delle barriere architettoniche interne all'abitazione. «Non ci interessa una battaglia per un singolo individuo, - ha detto Ruzzante - dobbiamo permettere a tutti di disabili o agli anziani non autosufficienti di vivere in condizioni ottimali. Questa amministrazione non ha mai pensato ad una edilizia pubblica adatta ai disabili o ad anziani». Ruzzante sull'argomento aveva presentato una interrogazione parlamentare, mentre a livello comunale la scorsa settimana ne ha presentata una anche Boris Sartori. «Stiamo risolvendo questo problema - ha dichiarato Sartori - investendo fondi comunali che invece si potevano recuperare da finanziamenti regionali».
    Secondo Sartori infatti l'amministrazione non avrebbe mai segnalato alla Regione le necessità abitative di questi concittadini e non avrebbe mai richiesto e quindi mai utilizzato i soldi del fondo regionale per l'abbattimento delle barriere architettoniche. Bruno Saponaro ha inoltre presentato una determinazione dell'ufficio tecnico datata 2000 in cui vengono prelevati 123 milioni dal capitolo di bilancio "abbattimento barriere architettoniche" e spesi per pagare un vecchio debito relativo all'esproprio del terreno dove poi è stato realizzato il parcheggio del municipio.



    22 maggio - Roma  - Il presidente nazionale dell'ANGLAT scrive al Presidente della Repubblica - Il caso Volpin è emblematico del mancato rispetto dei diritti dei disabili -  ...e si prepari Berlusconi.

     

                                                                                       Ill.mo Sig.

                                                                                        Presidente della Repubblica Italiana

                                                                                        On.le Dott.

                                                                                        Carlo Azeglio CIAMPI

                                                                                        Palazzo del Quirinale

                                                                                        Roma

     

     Illustrissimo Signor Presidente della Repubblica,

                 ci permettiamo rivolgerci alla Sua Autorevole Persona ben conoscendo la profonda sensibilità e la determinazione con le quali Ella segue ed affronta le variegate problematiche delle persone più deboli e svantaggiate.

                 Con questo spirito desideriamo rispettosamente rappresentare ai Suoi elevati sentimenti, il grave caso estremamente umano della Signora Patrizia VOLPIN, che annoveriamo, di buon grado, tra i nostri Associati.

                 Il caso della Signora Patrizia Volpin è emblematico del mancato rispetto dei diritti dei disabili, aggravato dal fatto che è  anche  nella fase terminale della malattia.

                 In breve Le esponiamo, di seguito, i fatti:

    nel Comune di Selvazzano  Dentro, Via xxv Aprile, in provincia di Padova, è situata una palazzina comunale adibita ad alloggi popolari ATER.

                Alla Signora Volpin è stato assegnato un alloggio di circa 48,00 mq., mentre la metratura utile per un portatore di handicap è di oltre 60,00 mq. e gli spazi devono essere tali da permettere il movimento della sedia a rotelle. Il fatto si aggrava in quanto in questo spazio inidoneo per un disabile vive anche il coniuge.

              Si evince quindi, stante la L. 104/96 art. 24 comma 7, che l’alloggio assegnato è inabitabile ed inagibile.

              Successivamente:

    -         In data 16 aprile 2002, nel corso di un’udienza in Tribunale di Padova è stato sottoscritto un accordo da parte del Vice-Sindaco del Comune di Selvazzano in base al quale entro il giorno 30 aprile 2002 alla Signora Volpin sarebbe stato assegnato un nuovo alloggio idoneo nella stessa palazzina.

    -         In data 30/04/02, scaduto il termine per l’assegnazione del nuovo alloggio, l’Amministrazione non ha ottemperato agli impegni sottoscritti e la disabile è ancora costretta a vivere in un alloggio inidoneo e inagibile.

              Da questa sommaria descrizione dei fatti, Ella può rilevare la grave violazione dei diritti umani perpetrata ai danni di un disabile malato terminale ed è una storia che indegna le nostre coscienze.

              Di questo caso è stata anche interessata l’Organizzazione Disabled Peoples’ International Europe – 11 Belgrave Road, London SW1V, 1 RB, UR – E-mail: dpieurope@compuserve.com che ha come obiettivo la tutela dei Diritti Umani delle persone con disabilità che vengono violati ogni giorno ed in ogni Paese del mondo.

             Illustrissimo Signor Presidente, La preghiamo di ascoltare il nostro pensiero che si batte per una società integrata che deve saper rispettare i diritti di tutti, in particolare delle persone più deboli se vuole definirsi “civile”.

            Noi pertanto, richiediamo rispettosamente un Suo Autorevole Intervento per fare chiarezza sul Comune di Selvazzano Dentro nei riguardi della Signora Patrizia Volpin, che sta impegnando tutte le proprie residue energie, fine a ricorrere allo sciopero della fame, ci creda, non tanto per un fatto personale, ma più per combattere una giusta causa legata all’affermazione dei diritti e della dignità di tutte le persone disabili, a discapito del tempo che potrebbe dedicare ai suoi affetti più cari per viverli con l’intensità del momento.

             Questo Suo intervento deve rimanere come una bandiera di monito per tutte quelle Amministrazioni che non agiscono nel rispetto dei valori propri della nostra Nazione e nei quali la Sua Autorevole Persona crede e si batte per affermarli.

             Noi riponiamo nella Sua Prestigiosa Persona tutte le nostre aspettative in quanto Ella rappresenta per noi l’unico ed insostituibile riferimento al quale fare appello per trovare risposte giuste e puntuali.

            La preghiamo, Illustrissimo Signor Presidente, di accogliere il nostro più vivo ringraziamento per il prezioso tempo che Ella ha voluto dedicare a questo nostro appello e sicuri di ricevere un cortese riscontro, Le porgiamo i più deferenti ossequi.

            Con stima.

                                                                                       Claudio Puppo - Presidente Nazionale ANGLAT



    19 maggio - Roma - Riceviamo e volentieri pubblichiamo

       Spettabile Redazione, volevamo segnalare che il prossimo 30 maggio 2002, si terrà presso il LUNEUR (Luna Park permanente di Roma), la XIIIª edizione del "DIVERTIAMOCI INSIEME" a cui parteciperanno circa 20.000 RAGAZZI DISABILI, ospiti di istituti e case-famiglia di Roma e del Lazio.

       Il LUNEUR, per quella giornata, metterà a disposizione le proprie attrazioni gratuitamente, per regalare loro una giornata di svago e spensieratezza.

       Stante lo spessore di mera solidarietà dell'evento, Vi saremmo grati se, attenti come siete a segnalare momenti importanti per il "sociale", voleste dare il giusto risalto alla manifestazione promuovendo l'iniziativa ed invitando alla partecipazione.

       Inutile dire quanto sarebbe gradita la Vostra presenza.

       Maggiori informazioni potrete trovarle sul nostro sito internet all'indirizzo: http://www.luneur.it/appuntamenti dove potrete trovare anche il modulo di prenotazione on-line indispensabile per aiutarci a predisporre gli accessi ed i biglietti gratuiti.

       Per un contatto più diretto, potete rispondere tramite email alla scrivente redazione (redazione@luneur.it) oppure la Sig.ra Emma De Leonardis ai numeri tel. 06.591.4401 - fax. 06.591.4292.

       Ringraziamo anticipatamente per quanto potrete e vorrete fare.

       Cordialmente, 

    La Redazione del LUNEUR - Il pianeta del divertimento - http://www.luneur.it



    18 maggio - Selvazzano Dentro (PD) - Sit-in contro la presenza di barriere architettoniche negli edifici di edilizia popolare.
       Prosegue l'attività di denuncia di Patrizia Volpin nei confronti dell'amministrazione comunale di Selvazzano. Ultima in ordine di tempo il sit-in dalle 10 alle 12, davanti al municipio, organizzato dai Democratici di sinistra, dal sindacato degli inquilini SUNIA e dalle associazioni di volontariato e di disabili operanti nel territorio.

       La manifestazione ha preso origine spontaneamente dopo che il Sindaco della cittadina ha proposto per Patrizia e suo marito, l'internamento temporaneo presso un istituto locale.

       Meglio sarebbe stato che gli amministratori avessero provveduto a progettare e costruire le case secondo le norme per l'abbattimento delle barriere architettoniche.

       Rinnoviamo la nostra solidarietà a Patrizia e denunciamo la colpevole assenza delle associazioni nazionali che, nonostante la notizia abbia assunto rilevanza nazionale, ancora non hanno assunto precise iniziative di sostegno.

       Si tratta di un evento esemplare che, se non ben compreso e partecipato da organizzazioni come la FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell'Handicap) e DPI Italia (Disabled Peoples' International), fa sentire le persone con disabilità ed i genitori della periferia italiana, più soli.

       Patrizia Volpin aspetta un gesto di solidarietà e condivisione anche da te! Scrivi al seguente indirizzo: volpinp@tin.it

     Per conoscere la storia di Patrizia invitiamo a leggere più sotto l'articolo pubblicato su l'Unità il 14 maggio scorso.


     

    18 maggio - da leggequadro104@yahoogroups.com - La somma tolta da quella per il Fondo politiche sociali - MUCCA PAZZA, PAGANO I DISABILI
       Il Parlamento ha deciso. II decreto sulla mucca pazza convertito in legge impegna la Finanziaria a indennizzare gli allevatori che hanno subito danni per l'abbattimento del bestiame e l'eliminazione di materiali ritenuti dannosi, per una spesa complessiva di 50 milioni di Euro. Ma la somma verrà stornata dai soldi destinati dalla Finanziaria 2002 al Fondo per le politiche sociali. Insomma: a farne le spese saranno le famiglie disagiate, gli anziani e gli handicappati: l'emergenza Bse la pagheranno loro. «La scelta appare quanto meno curiosa» ha commentato Il Sole 24 Ore, «è vero che il taglio è di 50 milioni di euro su una dotazione di 1,6 miliardi e che un odg impegna a ricostituire la dotazione. Così come è vero che il provvedimento prevede anche un'indennità fino a 40 mila euro a favore dei soggetti colpiti per le spese sanitarie. Resta il fatto che la soluzione, escogitata appare molto fantasiosa e destinata a incidere su una realtà complessa quale quella della spesa sociale». 

    Francesco Anfossi - Famiglia Cristiana - n.14/2002 - pag.12



    17 maggio- Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa della FISH Calabria - La Conferenza Stato Regioni contro la salute delle persone con lesioni midollari- INDIETRO COME I GAMBERI

     La FISH Calabria aderisce alla manifestazione nazionale indetta dalla FAIP (Federazione Associazioni Italiane Paraplegici) che domani, 17 maggio 2002, alle ore 11.30 presidierà davanti ai Consigli Regionali di 19 Regioni italiane, per sostenere il loro “NO” alla frammentazione dell’intervento riabilitativo nelle persone con lesioni midollari. La Conferenza Stato Regioni, attraverso l’approvazione  delle “linee guida per l’organizzazione del  SIAT (Sistema Integrato di Assistenza ai pazienti Traumatizzati) con mielolesioni e/o cerebrolesioni”, ha azzerato la conquista che i cittadini Para Tetraplegici Italiani avevano ottenuto con l’approvazione delle Linee Guida sulla riabilitazione del 1998, in cui si riconosce il diritto delle persone mielolese ad essere curate e riabilitate presso Unità Spinali Unipolari. Ciò che viene contestato è il concetto di frammentazione dell’intervento, infatti, mentre nelle Linee Guida della riabilitazione venivano sostenute le Unità Spinali Unipolari che hanno il vantaggio di dare tutte le prestazioni di cura e riabilitazione coordinate in un’unica unità, nel SIAT si sostiene che il trattamento riabilitativo può essere fatto in un Centro di Riabilitazione. Una frammentazione questa che non solo azzera conquiste ottenute con molta fatica, ma che danneggerà fortemente tutte le persone che a causa di un incidente dovranno accontentarsi di un intervento frammentato che non gli consentirà di recuperare al massimo e ne pagheranno le conseguenze per tutta la vita. Questo in Calabria succede già, e peccato che i para-tetraplegici della Calabria non sentano la necessità di costituirsi in associazione per difendere il diritto di essere curati e riabilitati adeguatamente. Attualmente, l’unica opportunità è quella di correre nei centri specializzati del centro-nord d’Italia, o di affidarsi ad un comune Centro di Riabilitazione vicino casa, forse non si sa che un buon intervento effettuato nelle prime ore, subito dopo l’incidente, e cure coordinate successivamente attraverso tutte le unità di cura e di riabilitazione, possono salvare la vita a molte persone che oggi non ce la fanno, garantendo in seguito una migliore qualità della vita alle persone che dovranno convivere con la para-tetraplegia. In Calabria l’Unità Spinale è prevista dal vecchio, ma ancora attuale Piano Sanitario, ma non se ne ha ancora tracce. La FISH Calabria sostiene la protesta nazionale della FAIP. Ha deciso, di non presidiare domani davanti al Consiglio Regionale, perché ritiene che tale iniziativa debba vedere esclusivamente le associazioni dei para-tetraplegici, e il vuoto di domani segnerà la mancanza di un’organizzazione così importante nel nostro territorio.   La FISH Calabria, denuncia comunque la sua contrarietà al nuovo documento approvato della Conferenza Stato Regioni, che propone un modello di organizzazione del processo assistenziale frammentato nell’approccio alla lesione midollare, riportando in auge le U.O. di alta specializzazione riabilitativa adibite alla cura “dell’intero mondo della disabilità”.

    FISH Calabria ONLUS - La Presidente Nunzia Coppedé



     

     

    15 maggio - Rende (CS) -OTTO PROPOSTE DI CALABRIA CIVICA PER RIDARE CREDIBILITA' ALLA SANITA' CALABRESE - Comunicato stampa

       1.Esclusione per 5 anni da ruoli di vertice aziendale delle Aziende Sanitarie e Ospedaliere (direttore generale, sanitario e amministrativo) per chi, avendo ricoperto ruoli dirigenziali, sia stato rimosso dall'incarico per comprovata cattiva gestione (sia sotto il profilo finanziario che della qualità dei servizi offerti);

       2.Separazione netta tra soggetto controllore e soggetto controllato distinguendo le funzioni di indirizzo da quelle di gestione anche a livello aziendale (responsabilizzazione dei soggetti erogatori, pubblici e privati, e rafforzamento e qualificazione del sistema dei controlli);

       3.Perequazione della spesa capitaria tra le diverse Asl per tener conto delle prestazioni offerte e per evitare che si continuino a finanziare sprechi e improduttività;

       4.Individuazione e separazione di tutte le spese (voci di bilancio) che oggi gravano indirettamente sulla sanità, ma che hanno più propriamente natura sociale, istituendo un fondo speciale (ad integrazione del fondo sociale) e così consentendo l'utilizzo pieno dei fondi sanitari per l'offerta di servizi sanitari;

       5.Accreditamento delle strutture che lo richiedano e ne abbiano i requisiti entro 90 giorni dalla presentazione della domanda e possibilità da parte dei cittadini di presentare memorie e rapporti sullo stato ed il funzionamento delle strutture presso la commissione regionale per l'accreditamento (ottenendo anche in questo caso risposta sulla verifica effettuata entro 90 giorni);

       6.Istituzione di una "Conferenza di Programmazione" alla quale partecipino non solo i rappresentanti degli Enti Locali, ma anche delle organizzazioni dei cittadini nel rispetto della legislazione nazionale e per valorizzare il contributo di associazioni e realtà civiche quotidianamente impegnate per la tutela dei diritti dei cittadini;

       7.Costituzione di un'Agenzia regionale con il compito di redigere entro il 2002 un "Bilancio delle risorse", strutturali, tecnologiche e umane a disposizione del Servizio Sanitario Regionale;

       8.Consultazione e coinvolgimento delle organizzazioni civiche prima di assumere decisioni o licenziare provvedimenti che abbiano concreta ricaduta sulla vita delle persone, in particolare, ma non esclusivamente, per i malati cronici, in modo che non si creino ulteriori inutili disagi per i cittadini.

       Queste le otto proposte avanzate da Calabria Civica, organizzazione di promozione sociale a cui fanno riferimento nella nostra regione numerose realtà di tutela dei diritti attive in campo sanitario, per far uscire la sanità calabrese dalla sua profonda crisi finanziaria e di credibilità.

    "Non basta chiedere scelte forti e chiare al governo regionale, ma è giunto anche il momento di indicare quali siano per noi oggi quelle assolutamente necessarie e prioritarie", ha dichiarato Gianni Malgeri, presidente di Calabria Civica nel presentare l'iniziativa. "Ed è con questa consapevolezza e senso di responsabilità che Calabria Civica intende farsi promotrice di un'iniziativa propositiva perché si realizzi concretamente, non a parole ma nei fatti, l'opera di risanamento e di riqualificazione del sistema sanitario calabrese, non più rinviabile".



    14 maggio - da l'Unità del 14/05/02 - Patrizia, storia di una donna disabile che un sindaco vorrebbe "deportare" di ma. so.

       Un sit-in "no stop" sotto alla sede del Comune di Selvazzano Dentro, in provincia di Padova, cui partecipano le associazioni dei disabili ed una nutrita rappresentanza dei sindacati e del centro-sinistra. E' questo l'ultimo capitolo della vicenda di Patrizia Volpin malata in fase terminale costretta su una sedia a rotelle da una malattia incurabile. Una storia incredibile iniziata nel 1999 quando alla donna il Comune di Selvazzano assegnò una casa popolare priva dei requisiti adatti ad ospitare un disabile.Poi un'attesa durata anni e finita addirittura in tribunale, un'attesa diventata beffa nel luglio 2000 quando a Patrizia venne assegnato ancora un appartamento inadatto. Lei allora sporse denuncia, e la beffa si è persino trasformata  in insulto il 29 aprile scorso quando, dopo che un giudice aveva obbligato il Comune ad assegnarle un appartamento idoneo, alla donna sono state consegnate le chiavi di una casa normale. Una casa qualunque in cui un disabile non potrebbe mai vivere senza che si facciano degli importanti lavori di ristrutturazione. Ma Patrizia non si è scoraggiata ed ha alzato la voce attirando su di se l'attenzione pubblica. E così dopo dieci giorni di sciopero della fame, il grido di Patrizia è arrivato persino in parlamento, con un0interrogazione presentata al ministro del Welfare Roberto Maroni ad opera del deputato diessino Piero Ruzzante. Ma il doveroso polverone che questa donna è riuscita a sollevare deve avere molto infastidito l'amministrazione di centrodestra che guida Selvazzano. Un fastidio evidente che ha portato il sindaco forzista Gino Borella a prendere una misura incredibile: secretare ogni atto relativo alla vicenda Volpin e chiedere ufficialmente il silenzio stampa.

       Ma di fronte le pressioni e alle mille voci che si sono schierate al fianco di questa donna, l'amministrazione comunale è dovuta necessariamente capitolare  e si è finalmente decisa a dare il via ai lavori. Finalmente verrebbe da dire, se non fosse che l'inizio della ristrutturazione è però legato ad una condizione che sembra a tutti gli effetti un ricatto. Patrizia Volpin dovrà abbandonare l'appartamento in cui vive per tutta la durata dei lavori e lasciarlo all'attuale inquilino della casa assegnatole. Nel frattempo, Patrizia e suo marito troveranno ospitalità in un istituto per disabili. "Una deportazione, come commenta la stessa Volpin, un atto che l'amministrazione comunale ha cercato di motivare con la perizia di un esperto di parte che, stando al Comune, avrebbe spiegato la "momentanea sistemazione" con le esigenze legate alla realizzazione dei lavori. Peccato però che le motivazioni del Comune in realtà, siano un'invenzione. Nella sua relazione, infatti, il perito non ha fatto minima menzione della necessità di trasferire patrizia in istituto. 

    ma. so.



    10 maggio - Roma - Pubblichiamo integralmente l'interpellanza parlamentare sulla Legge 328 di Luciano Violante e Livia Turco: "A tutt'oggi, nonostante le ripetute dichiarazioni del Ministro Maroni di volere applicare la Legge quadro di riforma dei servizi sociali, nessun provvedimento tra quelli previsti è stato emanato ..."

       I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro del lavoro e delle politiche sociali

       - Per sapere - premesso che: l'applicazione della legge n. 328 dell'8 novembre 2000, "legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali" richiede precisi adempimenti da parte del Governo e del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, con procedure e scadenze predeterminate; a tutt'oggi, nonostante le ripetute dichiarazioni del Ministro Maroni di volere applicare la legge quadro di riforma dei servizi sociali, nessun provvedimento tra quelli previsti è stato emanato -: quali provvedimenti il Ministro intenda adottare in particolare a riguardo degli articoli di seguito elencati, nella consapevolezza che si tratti di adempimenti urgenti, fondamentali e indispensabili per consentire il pieno dispiegamento dei poteri delle regioni e delle autonomie locali nella programmazione e nelle realizzazione di un compiuto e qualificato sistema di interventi e servizi sociali e per garantire in tutto il Paese livelli essenziali e omogenei di interventi e prestazioni sociali:

       a) articolo 12 "Figure professionali sociali";

       b) articolo 13 "Carta dei servizi sociali";

       c) articolo 24 "Delega al governo per il riordino degli emolumenti derivanti da invalidità civile, cecità e sordomutismo"; con quali atti, con quali strumenti e con quali iniziative intenda garantire i cittadini italiani riguardo alla applicazione in tutto il Paese dei "livelli essenziali delle prestazioni sociali", previsti dall'articolo 22 della legge n. 328 del 2000, definiti dal piano sociale nazionale, tenuto conto della loro rilevanza costituzionale, dopo l'approvazione della legge di "Modifica del Titolo V della seconda parte della Costituzione"; quali regioni e province autonome abbiano provveduto ad approvare la legge regionale per l'organizzazione dei servizi sociali e il piano sociale regionale, con riferimento alle norme e agli indirizzi contenuti nella legge quadro n. 328 del 2000, e nel Piano nazionale;

       quali provvedimenti intenda adottare affinché il Ministero sia in grado di svolgere le funzioni di "indirizzo, di coordinamento e di regolazione delle politiche sociali" di cui all'articolo 9 della legge quadro n. 328 del 2000; quali impegni il Governo intenda assumere per garantire nel prossimo triennio al Fondo sociale nazionale un incremento di risorse finanziarie che consenta di applicare le leggi approvate dal Parlamento; quali azioni di supporto e, di cooperazione intenda promuovere con le regioni, i comuni e le aziende sanitarie per la realizzazione della piena integrazione delle persone disabili ed in particolare per l'attivazione dei progetti individuali di cui all'articolo 14 della legge n. 328 del 2000, anche in relazione alla decisione adottata dal Ministro della salute Sirchia sui livelli essenziali d'assistenza, con la quale si cancellano le cure per la riabilitazione previste invece nell'AIC sull'integrazione socio sanitaria, visto che le cure di riabilitazione sono decisive sia per l'attuazione del progetto personalizzato che per il sostegno domiciliare; quali interventi conoscitivi siano stati realizzati per verificare che le somme stanziate per "il sostegno domiciliare per le persone anziane non autosufficienti" siano state impiegate dalle Regioni per la priorità indicata all'articolo 15, comma 3 e in particolare per il "potenziamento delle attività di assistenza domiciliare integrata" e quale seguito intenda dare alla politica di aiuto alle persone non autosufficienti già iniziata con il Piano sociale nazionale 2001-2003;

       quali siano i programmi attuati o le iniziative in atto per la rilevazione delle esperienze riferite al reddito minimo d'inserimento, di cui all'articolo 23 della legge n. 328 del 2000, ed entro quando intenda trasmettere al Parlamento la relazione sulla valutazione della sperimentazione dell'applicazione dello stesso istituto del RMI; quali risultati abbiano prodotto gli interventi di cui all'articolo 28 della legge n. 328 del 2000, "per le situazioni di povertà estrema e senza fissa dimora" e quali indirizzi di politica sociale intenda seguire per debellare, in collaborazione con regioni e autonomie locali, la pesante situazione di povertà e di abbandono che riguarda aree non ristrette della società italiana; quali siano le intese e gli accordi stabiliti dal Ministro con le regioni e le autonomie locali per l'applicazione della legge n. 328 del 2000, e se sussistano situazioni di grave ritardo nella utilizzazione delle risorse assegnate, tali che motivino anche il ricorso ai poteri sostitutivi di cui all'articolo 15, comma 4 e all'articolo 20 comma 11 della citata legge; 

       entro quanto tempo intenda soddisfare l'obbligo della presentazione al Parlamento della relazione annuale, di cui all'articolo 18, comma 5 della citata legge-quadro "sui risultati conseguiti rispetto agli obiettivi fissati dal piano nazionale, con particolare riferimento ai costi e all'efficacia degli interventi con la predisposizione delle indicazioni per l'ulteriore programmazione; 

       se il sistema informativo dei servizi sociali (SIS) di cui all'articolo 21 della legge n. 328 del 2000, e la relativa commissione che ha il compito di formulare proposte sui contenuti, il modello e gli strumenti attraverso i quali dare attuazione ai diversi livelli operativi (Stato, regioni, province, comuni) al sistema stesso, siano una delle priorità indicate dal piano sociale nazionale, visto che nella stesura dei piani regionali e di zona è, infatti, evidenziata l'assoluta frammentarietà e la non tempestività delle informazioni per una compiuta conoscenza del bisogni sociali necessari per la programmazione, la gestione e la valutazione delle politiche sociali, per la promozione e l'attivazione dei progetti europei, per il coordinamento con le strutture sanitarie, formative, con le politiche del lavoro.

    (2-00318) "Violante, Turco".



    8 maggio - Selvazzano Dentro - Intervista telefonica al Sindaco Borella rilasciata al giornalista Stefano Pittarello di Italia 7 Gold  - Padova e da lui riferita testualmente a Patrizia Volpin.

       < Ho secretato la pratica della Signora Patrizia Volpin e riteniamo di applicare sulla vicenda il silenzio stampa per processi penali in corso: commenti potrebbero provocare disagi ai privati interessati anche del Comune. Il Comune di Selvazzano Dentro ha attivato tutte le possibilità di risoluzione con la Signora P.Volpin. Ma per risolvere bisogna essere in due e che non ci sia una parte inadempiente. C’è disagio nell’affrontare questa situazione>.


     

    08 MAGGIO - Selvazzano Dentro - Proposta del Sindaco alla Conferenza dei Capigruppo: SECRETIAMO IL CASO VOLPIN! - Ma il consigliere Boris Sartori non ci sta.

    *   *   *

    Al Sindaco

     pc Alla  Signora Patrizia Volpin

     Al Signor Prefetto

     Ai Sindacati inquilini e alle associazioni di volontariato

       A seguito della gravissima proposta fatta dal Sindaco alla Conferenza dei Capigruppo di martedì 7 maggio 2002 in cui il Primo Cittadino ha  auspicato che i consiglieri comunali non si occupino del caso Volpin ed ha inoltre auspicato di "secretare" le informazioni relative al caso Volpin, si precisa che alle evidenti violazioni di legge compiute dall'Amministrazione Comunale sin dall'autunno 1999 allorquando l'Amministrazione ha effettuato delle assegnazioni irregolari negli alloggi ATER di Via XXV Aprile, si aggiungono quelle compiute nelle ultime settimane e quelle ancora in atto.

       In primo luogo diffido il Sindaco dal secretare qualsiasi documento relativo al Caso Volpin, cosa che comporterebbe un grave attacco al principio di una trasparente gestione della Pubblica Amministrazione.

       Inoltre, diffido il Sindaco dal fare ogni pressione nei confronti dei consiglieri comunali nello svolgimento del loro mandato a tutela degli interessi della cittadinanza, in un tentativo palese di limitare la libertà di espressione dei rappresentanti eletti dalla cittadinanza.

       In terzo luogo, è dovere dei consiglieri comunali tutelare gli interessi e i diritti dei cittadini, a maggior ragione nel caso di disabili malati terminali, e maggior ragione nel caso in cui, come è accaduto a Selvazzano durante l'Amministrazione Borella, il Sindaco non riconosce i diritti i elementari di un disabile e gestisce il caso Volpin sperperando decine di milioni di denaro pubblico.

       Infine, non dovrebbe permettersi il Sindaco di affermare che ci sono consiglieri comunali che strumentalizzano a fini politici il caso PV, poiché il nostro intervento è stato esplicitamente richiesto dai cittadini interessati dopo che hanno potuto constatare di persona l'assenza, il disinteresse e la mancata volontà del Sindaco di risolvere un caso che poteva essere risolto semplicemente e rapidamente 3 anni, recependo le richieste della Sig.ra Patrizia Volpin.

       Distinti saluti

    Consigliere BORIS SARTORI


    08 maggio - Reggio Calabria - Comunicato di solidarietà a Patrizia Volpin da parte dell'A.GE.DI. - GRAZIE PATRIZIA!

       Questa Associazione segue con attenzione fin dal 13 aprile la “disavventura” di Patrizia Volpin, attraverso il proprio notiziario in rete Agedi News ed il servizio AgediNewsLetter. Ancora oggi non riusciamo a comprendere quali difficoltà abbiano gli amministratori del Comune di Selvazzano Dentro a soddisfare le legittime istanze della signora Volpin.

       Abbiamo la sensazione che i decenni di impegno associativo di persone con disabilità e di genitori non siano trascorsi o che Selvazzano Dentro non sia una cittadina italiana. I nostri figli vanno a scuola assieme agli altri alunni, seguiamo la speranza, fondata su norme di legge, di vederli lavorare e divenire essi stessi risorse per la società.

       Come genitori stiamo ora cercando di dare soluzione all’assillo del “Dopo di noi”, investendo tutte le nostre energie su iniziative che garantiscano un futuro dignitoso e più felice che sia possibile, per i nostri bambini… poi apprendiamo questi eventi e ci sentiamo di nuovo “ribollire il sangue”.

       Molti amministratori di tanti angoli d’Italia, soprattutto al Sud, hanno potuto sperimentare la “rabbia” delle famiglie quando venivano messi in forse i loro diritti. Poi, episodi come quello di Patrizia, ci fanno capire come sia necessario tirare nuovamente fuori le unghie ed urlare agli “esseri – non persone”, specialmente se rappresentanti di istituzioni pubbliche, che le persone con “diversa abilità” devono avere la stessa dignità degli altri cittadini, non devono essere discriminati e devono essere inclusi nella realtà sociale.

       Per queste ragioni, la battaglia di Patrizia è la nostra battaglia e per questo faremo di tutto per esserle al fianco, assieme ad altre associazioni.

       Proponiamo alla FISH Nazionale (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) e a DPI Italia (Disabled Peoples’ International) di organizzare nelle prossime settimane una manifestazione nazionale con un’assemblea pubblica a Selvazzano Dentro.

       A Patrizia diciamo di farsi coraggio e la ringraziamo per il suo impegno a favore del mondo della disabilità.



    04 maggio - Selvazzano Dentro (PD) - Riceviamo e volentieri pubblichiamo una lettera di Patrizia Volpin che i gli iscritti a AgediNewsLetter conoscono già - LA SUA CORAGGIOSA ED APPASSIONATA BATTAGLIA CONTRO UN "ESSERE - NON PERSONA" TRAVESTITO DA SINDACO

      La solidarietà ad una storia di ordinaria follia perpetrata da un' Amministrazione irresponsabile che mette in atto sistematicamente comportamenti coercitivi, aberranti e inumani, è NECESSARIA ed INDISPENSABILE perché io sono SOLO una tra le centinaia di disabili che ogni giorno vengono immancabilmente vessati.

       Questa vicenda ha raggiunto livelli grotteschi !!!

       Per intimidirmi, il Comune di Selvazzano Dentro mi ha "spedito" a casa DUE volte nel giro di un'ora, la Polizia Municipale il 29/04/02.

       Franca Rame mi ha espresso telefonicamente la Sua solidarietà e, con forza e determinazione che da sempre La distinguono, anche nel mio caso si sta prodigando da giorni  per sensibilizzare sia la stampa che le emittenti televisive nazionali.

       Difatti il 27/04/02 è andata in onda su 'Striscia la notizia', Canale5, una mia dichiarazione insieme al Gabibbo. Antonio Ricci continuerà a seguire il caso fino a quando non si sarà risolto.

    Il Prefetto di Padova, Dott. Gian Valerlo Lombardi , è intervenuto d'urgenza prendendo contatti con il Sindaco di Selvazzano Dentro, ma nonostante questo il Sindaco Gino Borella ha alzato il tiro.

       L'On. Piero Ruzzante DS- Padova da sempre in prima linea sia nella difesa dei disabili che delle fasce  sociali deboli, ha presentato un'interrogazione parlamentare urgente la scorsa settimana al Ministro del Welfare.

       Nina Daito, responsabile nazionale della CGIL- handicap, sta organizzando una manifestazione regionale davanti al  Comune di Selvazzano Dentro con tutti i disabili disponibili del Veneto.
       Per chi fosse interessato ad avere informazioni può scrivere a ufficiohandicap@mail.cgil.it o alla mia e mail che segue.

       Il capogruppo consiliare della minoranza DS, Dott. Boris Sartori ha diffidato il Sindaco Borella e un funzionario comunale (dirigente) per "violazioni gravi e reiterate" ad interrompere immediatamente questo comportamento che viola non solo ogni legge vigente in materia per la tutela dei disabili, ma che va anche contro il rispetto della dignità umana.
       Inoltre si unirà alla manifestazione promossa dalla Cgil-handicap.

       Michele Brombin, segretario provinciale del SUNIA di Padova, che ha tentato all'inizio di Aprile una mediazione extra-giudiziale con il Comune di Selvazzano Dentro, sta raccogliendo delle firme di solidarietà e si unirà alla manifestazione della Cgil -handicap, e ha già preannunciato altre iniziative.
       I miei legali, Avv. Luigi Prete, civilista e Avv. Giorgio Saccomani, penalista entrambi del Foro di Padova, cui devo gran parte della forza che mi anima, stanno ormai lavorando ininterrottamente e già da oggi promuoveranno altre azioni giudiziarie, oltre a quanto è stato già promosso in questo ultimo periodo.

       Sono naturalmente benvenuti consigli e suggerimenti, anche da consulenti specifici, relativi alle tematiche tecnico-giuridiche, che si prega vivamente di inviare con urgenza a volpinp@tin.it

       IL Sindaco Gino Borella e quanti lo stanno seguendo in questa impresa funesta sono solo  <<ESSERI>> E NON PERSONE, APPARTENENTI AD UNA NON BENE SPECIFICATA SPECIE, CHE SI ARROGANO IL DIRITTO, CON IL POTERE CHE DETENGONO, di abbreviare la vita umana, di compiere azioni coercitive, di intimidire chi PER LEGGE INVECE DOVREBBE ESSERE TUTELATO E PROTETTO.
       Ora basta, Sindaco o chi per Lei, il limite è stato abbondantemente superato e di quanto sta accadendo, Le assicuro, ne risponderà in ogni sede e luogo fino alla Corte dei Diritti Umani di Strasburgo.
       Si vergogni!!!

       Credetemi che lo stress psicofisico cui  sono sottoposta  in questi giorni, difficile da sopportare anche per una persona sana, è inimmaginabile ed inumano.

       Chiedo quindi la Vostra cortese  collaborazione per diffondere in rete quanto sta accadendo, perché la situazione continua a degenerare.

       Un abbraccio sincero di cuore a tutti Voi.

    Patrizia Volpin - e-mail  volpinp@tin.it


     

    02 maggio - Comunicato stampa della Federazione Italiana per il Superamento dell'Handicap - il ministero della pubblica istruzione snobba l'Osservatorio per l'integrazione scolastica - La FISH Nazionale lo istituirà per proprio conto

       Il Direttivo della Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap (FISH) nella riunione del 20 aprile u.s., vista la perdurante assenza del Ministero dell’Istruzione nel costituire un Osservatorio sull’integrazione scolastica, ha deliberato di costituire un proprio Osservatorio Nazionale sulle politiche dell’integrazione scolastica degli alunni in situazione di handicap costituito da esperti interni ed esterni delle associazioni aderenti e del mondo della scuola.

        Il Presidente Pietro Vittorio Barbieri 



    02 maggio - Rende (CS) - Comunicato stampa - Il diritto all'informazione è democrazia - Conferenza stampa di Calabria Civica
       "Federalismo per noi vuol dire dare più potere ai cittadini (ai due milioni di cittadini calabresi) non tanto più poteri ai consiglieri regionali (quaranta o sessanta che siano)".
       Con questa dichiarazione è iniziata la conferenza stampa indetta da Calabria Civica per sostenere il diritto dei cittadini all¹informazione sui Collegati alla Finanziaria regionale. 
       A partire da oggi l'associazione invierà e.mail e fax alla Presidenza della Giunta Regionale della Calabria, alla Presidenza del Consiglio Regionale e ai gruppi consiliari di maggioranza e opposizione con questo testo: "I cittadini calabresi hanno bisogno di conoscere subito le
    decisioni contenute nella manovra finanziaria deliberate dalla Giunta Regionale. Non c'è democrazia, se non abbiamo il diritto di farci un'opinione". Contiamo così di sbloccare una situazione che è per noi inaccettabile, ovvero che disegni di legge così importanti per la vita dei
    cittadini, ad un mese dalla loro approvazione, non siano stati ancora portati all'attenzione dell'opinione pubblica.
       E perché questo non accada più l'associazione propone che i contenuti di decisioni che riguardano tutta la comunità calabrese siano sistematicamente e immediatamente pubblicati e i loro contenuti illustrati attraverso specifiche conferenze stampa e, al tempo stesso, che sia istituito dal Consiglio Regionale il Question-time (domande e risposte brevi) da
    trasmettere in diretta su reti regionali (radiofoniche e/o televisive).
       "Non ne possiamo più di dichiarazioni in cui ci si autoincensa per il lavoro fatto senza mai entrare nel merito e sulle ragioni delle scelte operate", ha dichiarato il Presidente di Calabria Civica, Gianni Malgeri.
       Ma l'azione di Calabria Civica non si è fermata a queste proposte. Nel corso della conferenza stampa è stato distribuito ai presenti uno dei principali Collegati alla Finanziaria, quello relativo alla sanità, che l¹associazione aveva ricevuto dall'assessore Valerio Rossi la sera del 2 maggio, dopo l'intervento di protesta del Presidente Malgeri.
       Un piccolo atto simbolico ma significativo del modo d'intendere la democrazia che Calabria Civica cercherà di affermare ogni giorno di più nella vita della nostra regione.
       "E' certo curioso e strano - ha concluso Malgeri - che in un momento in cui si disegnano grandi scenari e orizzonti democratici per la Calabria con il Nuovo Statuto Regionale, nessuno tra i consiglieri regionali e a maggior ragione tra i componenti della Commissione per le riforme istituzionali, abbia sentito la necessità di porre tempestivamente la decisiva questione della salvaguardia del diritto all'informazione e alla partecipazione dei cittadini, soprattutto su temi così delicati e rilevanti".

    *   *   *

    PER ADERIRE ALL'INIZIATIVA DI CALABRIA CIVICA

    "I CITTADINI DEVONO SAPERE"

    INVIATE QUESTA E-MAIL A QUESTI TRE INDIRIZZI:

    consiglioregionale@consrc.it

    chiaravalloti.giuseppe@calabria.org

    calabriacivica@tin.it


     

    1 maggio - Dalla Mailing List "Palazzo Ghigi": ASSISTENZA DOMICILIARE PER DISABILI
       L'Agenzia delle Entrate, in occasione della presentazione delle dichiarazioni dei redditi, ha attivato un nuovo servizio di assistenza per i contribuenti con disabilita', impossibilitati a recarsi presso gli sportelli degli uffici del fisco o che possono avere difficolta' nell'utilizzo dei supporti telefonici e telematici messi a disposizione dei contribuenti stessi. 

       I contribuenti che intendono avvalersi del servizio possono rivolgersi alle Associazioni che operano nel settore dell'assistenza alle persone con disabilita', ai servizi sociali degli enti locali, ai patronati o eventualmente ai coordinatori del servizio delle Direzioni Regionali dell'Agenzia.
     
    http://www.agenziaentrate.it/servizi/assistenza_domicilio/guida.pdf


                                                                 


    Andrea Loiacono (il piccolo che regge il tabellone) è stato scelto assieme agli altri protagonisti italiani della "Magica Notte Disney", tra i bambini italiani che vivono esperienze di solidarietà nella loro quotidianità. Andrea divide la sua famiglia con bambini e adulti in situazione di grave svantaggio, nella Prima Comunità Famiglia dell'A.GE.DI.. Nella foto, con i maggiori rappresentanti mondiali della Walt Disney Productions. 


     

    Aprile 2002

     

     



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