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Registrazione n. 6/2001 - Tribunale di Reggio Calabria


Direttrice Responsabile: Paola Suraci


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Dicembre 2001 

 

 

 

31 dic - Da "Aquilone Blu" - NOI SIAMO FAVOLE

   L'Associazione AQUILONE BLU o.n.l.u.s., in difesa dei bambini, organizza una rassegna di favole, racconti e poesie che verra' presentata nel corso di "Noi siamo favole", giornata dedicata ai bambini, che si svolgera' nel mese di aprile 2002 presso l'Associazione Culturale "Costellazione di Orione" a Barengo di Mazze' (To).
   A tale scopo, Aquilone Blu ha gia' predisposto la raccolta di testi (fiabe, racconti, poesie, filastrocche) che, previa autorizzazione dell'autore, verranno graficamente rielaborati e stampati per essere esposti in tale sede.
   Chi desiderasse contribuire con i propri scritti, puo' inviarli a mezzo e-mail ai seguenti indirizzi di posta elettronica: info@aquiloneblu.org - moreee@libero.it greta_blu@hotmail.com
Grazie! Mariangela


 

31 dic - Reggio Calabria - Istituita la nuova sezione dell'AIPD

   Il 29 dicembre scorso stata inaugurata alla presenza di soci, autorità e rappresentanti di associazioni, la nuova sede dell'Associazione Italiana Persone Down, un organismo che ha la sede centrale a Roma e che è diffuso su tutto il territorio nazionale.

   La Sezione è presieduta dal Dott. Sebastiano Lanzaro ed è ospitata in locali del Santuario di Sant'Antonio, Via Collina degli Angeli, Reggio Calabria.

   I saluti e gli auguri dell'A.GE.DI. e della FISH Calabria sono stati portati da Pasquale Ezio Loiacono, il quale ha anche invitato la nuova Associazione a partecipare al prossimo incontro provinciale per la costituzione della Federazione Provinciale della FISH.


 

28 dic - Disattese quasi tutte le richieste fatte dalle associazioni - di Carlo Giacobini(*) 

Presentiamo una sintesi del documento di Carlo Giacobini. La versione integrale è consultabile all'indirizzo: fin2001com.shtml
   Mai come quest'anno le Associazioni, in occasione della discussione della Legge Finanziaria, sono state propositive avanzando emendamenti relativi agli aspetti che maggiormente coinvolgono le persone con disabilità e i loro familiari. In particolare la Federazione Italiana per il Superamento dell'Handicap ha presentato a Gruppi Parlamentari, della maggioranza e dell'opposizione, un insieme organico di emendamenti espressi, fra l'altro, in modo formalmente ineccepibile e ben motivati. Riguardavano i permessi lavorativi, i congedi retribuiti di due anni, le agevolazioni fiscali, le barriere e così via. Tutti questi sforzi, alla lettura della Legge Finanziaria approvata ieri in via definitiva dal Senato, sono risultati vani: nemmeno una delle proposte avanzate dalle Associazioni è stata accolta. Erano almeno una decina d'anni che non veniva approvata una manovra così poco attenta alle persone con disabilità e più in generale alle politiche sociali che sono le grandi assenti nella Finanziaria 2002. Le poche novità che presentiamo riguardano infatti solo di riflesso alcune persone disabili e le loro famiglie. 

   DETRAZIONI PER FIGLI A CARICO - Ampio rilievo è stato garantito dagli organi di informazione sulle detrazioni concesse alle famiglie. Chi presenta la denuncia dei redditi annuale, ha l'opportunità di operare detrazioni per figli e familiari a carico. Per legge sono fissati gli importi che possono essere detratti dall'imposta lorda e gli eventuali limiti di reddito entro i quali sono ammesse queste detrazioni. Nell'ultima Finanziaria il Parlamento ha aumentato le cifre forfettariamente detraibili per ogni figlio a carico.
   Dal 2002 la detrazione che si può operare sull'imposta lorda che è di 516,46 euro (1 milione di lire) per ciascun figlio a carico a condizione che non si superi il reddito complessivo di 36.151,98 euro (70 milioni di lire). Se i figli a carico sono due il limite di reddito sale a 41.316,55 euro (80 milioni di lire). Se i figli a carico sono tre il limite è di 46.481,12 euro (90 milioni di lire).

   Nessun limite di reddito è previsto se i figli sono quattro o più. Nel caso infine che il reddito sia compreso fra i 46.481,12 e i 51.645,69 euro (100 milioni) spetta comunque una detrazione che è pari a 303,68 euro per il primo figlio e a 336,73 euro per i successivi figli a carico. La Finanziaria 2002 prevede inoltre che per ogni figlio disabile sia possibile portare in detrazione 774,69 euro (1 milione e mezzo di lire). 

   Per definire il disabile ci si riferisce alla situazione di handicap di cui all'articolo 3 della legge 104/1992 (non si fa menzione quindi alla connotazione di gravità). Per gli altri familiari conviventi a carico è prevista una detrazione pari a 285,08 euro. 

   Vogliamo a questo punto attirare l'attenzione su quei contribuenti che in termini "tributari" vengono definiti "incapienti". Gli incapienti sono quei contribuenti che hanno un reddito tanto basso (sono qualche milione in Italia) da non poter presentare la denuncia dei redditi. Ma si possono considerare incapienti anche quei contribuenti che, pur presentando la denuncia, dispongono di un reddito non molto alto e non debbono quindi allo Stato un imposta tanto alta da permettere di sfruttare appieno le detrazioni offerte dalla normativa fiscale. Tutti questi contribuenti trarranno un beneficio limitato, o non l'avranno affatto, da questa manovra finanziaria.

   I maggiori benefici li avranno invece le famiglie con redditi medio-alti. Si tratterà di situazioni tutt'altro che infrequenti e che riguarderanno le famiglie con reddito più basso. Un altro esempio ancora più eclatante. Pensionato sociale con figlio a carico. Non presenta alcuna denuncia dei redditi e non fruisce quindi di nessun beneficio. 

   AUMENTO DELLE PENSIONI MINIME - Anche questa novità è stata ampiamente propagandata. Dal primo gennaio prossimo queste pensioni verranno innalzate a 516,89 euro (un milione di lire) a patto che il beneficiario abbia più di 70 anni di età e che non disponga di un reddito personale, escluso l'eventuale reddito derivante dall'abitazione, superiore a 6.713,98 euro (13 milioni di lire). Nel caso sia coniugato il reddito dei due coniugi non deve superare i 6.713,98 euro incrementati dell'importo annuo dell'assegno sociale (circa 21 milioni totali quindi). Lo stesso aumento a 516,89 euro spetta anche agli invalidi civili totali, ai sordomuti e ai ciechi civili assoluti. Il limite di reddito personale è il medesimo (6.713,98 euro), mentre il limite di età in questo caso è abbassata a 60 anni. La misura non interessa gli invalidi civili parziali (dal 99% al 74% di invalidità) che riscuotono l'assegno mensile di assistenza, né i ciechi civili parziali. Tantomeno riguarda gli invalidi con meno di 60 anni di età anche se hanno una disabilità gravissimi e sono privi di reddito.
   Un'altra eccezione riguarda, più in generale, il limite di età di 70 anni. Si tratta un meccanismo che anticipa di un anno il diritto all'aumento per ogni cinque anni di contributi versati, con un massimo di cinque anno di "bonus". 
   INTERPRETARIATO E SORDOMUTI - La Finanziaria 2002 prevede che le spese sostenute per i servizi di interpretariato dai soggetti riconosciuti sordomuti siano detraibili in ragione del 19%. 
   RISTRUTTURAZIONI EDILIZIE - La Legge 449/1997 aveva introdotto disposizioni volte a favorire il recupero del patrimonio edilizio, consentendo la detraibilità delle spese sostenute per diverse tipologie di interventi di carattere edilizio e tecnologico. In virtù di quella norma è possibile detrarre - dall'imposta lorda sui redditi delle persone fisiche - una cifra pari al 36% delle spese sostenute. L'importo massimo detraibile non può superare l'imposta lorda stessa; il tetto massimo di spesa su cui calcolare la detrazione è di 150 milioni di lire. L'importo detraibile deve essere ripartito in cinque quote annuali di pari importo; viene ammessa la possibilità di suddividere tale importo in quote annuali su dieci anni. Questo beneficio è esteso dalla Finanziaria approvata anche al 2002. 

   Ricordiamo gli elementi per noi più rilevanti di questa norma. Nelle parti comuni degli edifici sono ammesse alla detrazione le spese derivanti da interventi volti alla manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione. Le stesse spese, ad esclusione di quelle relative alla manutenzione ordinaria, sono ammesse alla detrazione nelle singole unità immobiliari. Le opere per l'eliminazione di barriere architettoniche sono esplicitamente incluse in queste agevolazioni, sia che gli interventi insistano nelle singole unità immobiliari, sia che siano realizzati in parti comuni degli edifici. Il beneficio fiscale non interessa solo l'installazione di ascensori e montacarichi, ma anche la realizzazione di ogni strumento che, attraverso la comunicazione, la robotica e ogni altro mezzo di tecnologia più avanzata, sia adatto a favorire la mobilità interna ed esterna all'abitazione aprendo l'opportunità di ottenere l'agevolazione anche sulle soluzioni di domotica e controllo ambientale. Sempre a proposito di prestazioni di recupero edilizio, anche per il 2002 verrà applicata l'aliquota IVA del 10% introdotta nel 2000. L'agevolazione regolamentata in modo piuttosto articolato, si applica alle opere di manutenzione ordinaria e straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia eseguite esclusivamente su fabbricati destinati ad uso abitativo privato. Oltre che su queste prestazioni l'IVA al 10% si applica anche su alcuni prodotti già definiti dal Decreto del Ministro delle finanze del 29 dicembre 1999 e cioè su: ascensori, infissi esterni ed interni, videocitofoni, apparecchiature di condizionamento e riciclo dell'aria, sanitari e rubinetterie da bagno, impianti di sicurezza se destinati a fabbricati a prevalentemente uso abitativo. 

   FINANZIAMENTO DELLA LEGGE 13/1989 - Con particolare insistenza era stato richiesto dalle associazioni che fosse rifinanziata la Legge 13/1989, che prevede contributi per l'eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici private. Alla voce relativa al Ministero delle infrastrutture non è previsto alcun finanziamento. Per questa, quindi, per gli anni a venire non è prevista nessuna copertura. L'ultimo finanziamento utile della Legge 13/1989 è stato previsto dalla Legge 2 ottobre 1997, n. 345 che aveva stabilito un stanziamento di 20 miliardi di lire per ciascuno degli anni 1998, 1999 e 2000. 

   MORBO DI COOLEY E DREPANOCITOSI - Fra gli articoli della nuova Finanziaria se ne trova uno che introduce misure a favore dei lavoratori affetti da talassemia major (morbo di Cooley) e drepanocitosi. I lavoratori affetti da queste patologie da talassemia major che  hanno raggiunto un'anzianità contributiva pari o superiore a dieci anni, in concorrenza con almeno trentacinque anni di età anagrafica, hanno diritto a un'indennità annuale di importo pari a quello del trattamento minimo delle pensioni a carico del Fondo pensioni lavoratori dipendenti. La misura, che giustamente farà piacere ai diretti interessati, lascia un po' perplessi in quanto alla logica (se ve n'è una) adottata: vi sono infatti centinaia di patologie invalidanti almeno quanto la talassemia che avrebbero pari diritto a una provvidenza simile. 

(*) Responsabile del Centro per la documentazione legislativa Unione
Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare http://www.handylex.org


 

28 dic - Il Nuovo - Ma che auguri sono se si muore? di Enzo Catania

La triste conta dei morti per i "botti" è iniziata - Ma cosa accade nella testa di molti italiani? - Per tutto l'anno padri e nonni con buoni principi - Perché poi trasformano l'Italia in santabarbara?

   Nell'Italia dell'infanzia violata non ci sono solo i lupi mannari travestiti da pedofili, gli abusi in famiglia, le violenze nel quartiere, insomma le mille insidie che il più delle volte neppure le cronache riescono a raccogliere e a raccontare poiché si disperdono nei tunnel dell'omertà. Ci sono anche i botti di fine anno. A Catanzaro, un petardo ha già ucciso un bimbo di 6 anni. Cosicché il de profundis che puntualmente percorre l'Italia da Saint Vincent a Canicattì stavolta è addirittura iniziato in anticipo. Bisognerebbe essere ipocriti per non gridare alla vergogna. Eppure mi sa che quest'Italia non arrossisce poi così tanto, visto che continua a trasformarsi in una specie di santabarbara. Possibile che il Bel Paese non si renda conto che è un'abitudine da giungla acquistare come regalo di Natale e di Capodanno un piccolo "arsenale" da fare esplodere alla mezzanotte del 31? Possibile che siano sempre di più quelli che, oltre a fare entrare in casa oggetti utili e di alto gradimento in famiglia, arrivano anche con sofisticati giochi pirotecnici con cui "caratterizzare" i propri balconi e le proprie finestre durante la notte del "grande trapasso"? Non è bastato il fatto che da anni la mattina dell'1 siamo costretti a contare nei mattinali delle questure e al pronto soccorso decine di mutilati, quando non accade addirittura di peggio, cioè dover dire una preghiera all'obitorio o incolonnarci dietro piccole bare verso il cimitero?

   Fa pena affrontare questi discorsi in giorni che dovrebbero essere solo di festa e di spensierata allegria. Ma non è possibile tacere nel momento in cui viene fuori che la Guardia di Finanza ha già sequestrato decine di tonnellate di botti pericolosi a Firenze, Lecce, Lucca, San Donato Milanese, Palermo, Pescara. Quest'operazione a macchia di leopardo che ha toccato il Nord, il Centro e il Sud, da una parte spinge a un plauso alle forze dell'ordine che sanno fare il loro mestiere, ma dall'altra porta a fare una riflessione che dovrebbe fare accapponare la pelle: se le tonnellate di botti pericolosi sequestrate sono state così tante, quante altre invece sono rimaste nelle case, pronte a essere tirate fuori per buttarsi alle spalle l'anno che finisce e mettere il biberon in bocca a quello che nasce? Non solo: quanti botti restano annidati nelle cantine o nei box degli italiani per trasformare giardini privati o spiagge in rumorose luminarie nel momento in cui durante l'anno si vuole festeggiare "alla grande" una qualsiasi ricorrenza?

   C'è davvero da mettersi le mani nei capelli: raccontano le cronache che tra i petardi fuorilegge ora hanno tirato fuori pure la "Bomba Osama" (500 mila lire), la "Bomba Maradona" (250 mila lire), la "Supermaradona" (380 mila), "il Razzo Taricone" (380 mila), "il Razzo Sputnik" (260 mila), "il Petardo Samuele"(120 mila) e così via. Il guaio è che a rifornirsi di questi congegni sono spesso nonni e papà, i quali hanno fama di saggezza e che per tutto l'anno sembrano darsi da fare per inculcare a figli e nipotini un detto: "Nella vita ci vuol senno...". Davvero bell'esempio. Un mio grande amico, che per anni ha fatto il questore in molte grandi città italiane, raggiungendomi al telefono per gli auguri, a una mia domanda precisa sul fenomeno, sbotta: "Ma lo sai che c'è gente tranquilla, la quale la notte del 31 corre ad impugnare la pistola regolarmente dichiarata, che per tutto l'anno si tiene in un cassetto del comodino, semplicemente per il barbaro gusto di sparacchiare quattro colpi dalla finestra?". Già. Poi leggiamo anche le cronache del 2 gennaio: donna colpita da un proiettile vagante, giovane al balcone centrato da un colpo, mamma sfiorata da uno sparo mentre attraversa la strada... E scattano le inchieste, i commissariati e le caserme dei carabinieri si ingolfano di cartacce. Risultato: spesso non si riesce neppure a individuare il forsennato che, nell'arco di una notte che avrebbe dovuto concludersi tra cin-cin è abbracci, si è cucito addosso l'etichetta di “incosciente”. Quando non quella di “killer”. Con un rimorso a vita sulla coscienza.

   Intendiamoci: esistono anche botti innocui, perfettamente legali, veri e propri giochini che i grandi possono permettersi per la gioia dei più piccini. Ma non è certo a questi che mi riferisco. Il discorso vale per la moda pazza di insistere con botti fuorilegge e pericolosi, che spessissimo si trovano anche ai mercati e sulle bancarelle rionali. E per favore, non laviamoci la coscienza nel dire che “impazzano soprattutto a Napoli”. Ci sono ovunque, l'Italia è una specie di alveare: l'hanno appena dimostrato, per l'appunto, gli ultimi sequestri preventivi. Che fare allora? Semplice: rinsavire e in gran fretta. Il che non significa fare del gratuito moralismo, ma semplicemente leggere la realtà e cercare di costruirci sopra una nuova mentalità.

   Qua la mano, padre Antonio Rungi. Pur non avendo io mai avuto tanta familiarità con i preti, lo dico con la mia esperienza da cronista: mentre il 2001 volge al capolinea sarebbe bello se accanto a ogni campanile, prima ancora dei botti del 31, esplodesse la voce di un padre Rungi, il teologo campano che all'eco della morte del bambino di Catanzaro ha tuonato: "Basta giochi pericolosi. Sappiate che acquistarli non solo offende le coscienze, ma è peccato mortale. E smettetela di salutare l'anno con queste pratiche pericolose e antisociali. Piuttosto destinate i soldi a opere di beneficenza o alle vittime della guerra e del terrorismo". Bravo, padre Rungi. E' così che parla un teologo. Per una volta vogliamo tutti illuderci che lo stiano ascoltando? Presto avremo la prova del nove: se stavolta siamo saliti in civiltà, lo sapremo l'1 mattina. Buon anno.


 

28 dic - Frosinone - Bimbo di 3 anni gravemente ferito da un botto - Ignoti lo hanno gettato nel giardino di casa dove il piccolo, G. S. stava giocando. Ha ustioni al volto e lesioni a un timpano. E un ragazzo di 18 anni ha avuto una mano distrutta dalla preparazione di un petardo - di Angela Nicoletti

   (Il Nuovo) - Mancano ancora tre giorni alla notte di San Silvestro, ma i botti hanno già fatto feriti. A Pontecorvo, un piccolo paese in provincia di Frosinone, un bambino di tre anni, G. S, ha ricevuto un petardo addosso, mentre stava tranquillamente giocando nel giardino di casa. Qualcuno ha gettato il botto oltre le siepi, probabilmente ignaro del piccolo, che lo ha preso in pieno viso.

   G. S. ha riportato gravi ustioni al volto e lesioni a un timpano. Le sue urla di disperazione hanno richiamato l'attenzione dei genitori del piccolo. Immediatamente è stato trasportato all'ospedale "Pasquale Del Prete" dove, vista la gravità del caso, i medici del pronto soccorso hanno immediatamente disposto il trasferimento a Roma. I carabinieri stanno adesso cercando l'autore del lancio. 

   E sempre in provincia di Frosinone, questa volta ad Alatri, un perito chimico di diciotto anni si è visto ricostruire al Cto di Roma la mano destra che era stata devastata dallo scoppio di una bomba artigianale che i due ragazzi stavano preparando all'interno dello scantinato di casa. La miscela di diversi elementi chimici ha scatenato un'anomala reazione: le polveri sono esplose improvvisamente senza lasciare il tempo al ragazzo di fuggire. 


 

26 dic - Catanzaro - A CATANZARO COME IN MEDIO ORIENTE - Muore un bambino di sei anni con un petardo trovato per strada
   (AGI) - Un bambino di sei anni morto, un altro ferito gravemente, ed altri due con ferite lievi: e' questo il tragico bilancio dello scoppio di un petardo, avvenuto nella serata di ieri nel quartiere Santa Maria di Catanzaro.
   La vittima si chiamava Stefano Cappellano, mentre il ferito piu' grave e' Danilo Sinopoli, anche lui di sei anni, che ha subito l'amputazione parziale della mano sinistra, e si trova ora ricoverato, in prognosi riservata, all'ospedale Pugliese di Catanzaro. Alle cure dei sanitari hanno dovuto fare ricorso anche altri due ragazzini, Michael Cappellano, otto anni, fratello di Stefano, che e' stato dimesso dopo pochi minuti, e Luigi Sinopoli, 11 anni, fratello di Danilo, che ha riportato ferite guaribili in dieci giorni. Sul fatto indagano i Carabinieri della Compagnia di Catanzaro. (AGI)


 

19 DIC - Roma - DISABILI: TORNANO LE SCUOLE SPECIALI? LE PREOCCUPAZIONI DELLA FISH
   C'è davvero il rischio per gli alunni con handicap grave di tornare alle scuole speciali? E' questa una delle questioni emerse nel corso del dibattito organizzato dalla Fish il 12 dicembre scorso dedicato alla politiche di integrazione scolastica degli alunni disabili. L'associazione, che raccoglie 28 associazioni nazionali e 7 federazioni regionali, lamenta da tempo "numerosi e gravi disservizi" verificatisi fin dall'inizio dell'anno scolastico, che rendono incerto secondo l'organizzazione il processo di integrazione scolastica per chi vive in situazione di disagio. 

   I timori della Fish sono stati espressi in un dossier inviato al Ministro dell'Istruzione Moratti. Rispetto al rischio di un ritorno al sistema delle scuole speciali così si è espresso il presidente della Fish Pietro Barbieri: "Abbiamo questa indicazione da parte della sottosegretario al Welfare Grazia Sestini che ha indicato le scuole speciali di Don Guanella come modello per il futuro. Il silenzio del Ministero dell'istruzione ci fa temere il peggio". Questa ipotesi sottolinea la Fish è sostenuta da quanti ritengono che gli alunni gravi non trarrebbero alcun vantaggio dal frequentare la scuola di tutti ma starebbero meglio in strutture specializzate. Un'idea che l'organizzazione definisce un "preconcetto che si ritiene dettato dal buonsenso". La Fish sostiene invece che per gli alunni con handicap grave si deve realizzare un'integrazione "a livelli più alti".  

   Ma non è questo l'unica preoccupazione dell'organizzazione. "Ciò che preoccupa è che si naviga a vista. C'è una difficoltà generalizzata anche dovuta al fatto che un nuovo governo deve orientarsi, capire. Le linee politiche in materia di disabilità verranno più avanti." Un caso di disservizio è rappresentato anche dalle  nomine degli insegnanti specializzati e la validità di Titoli di specializzazione per il sostegno rilasciati da alcune Università italiane in contrasto con le direttive ministeriali. "Si registrano ritardi incredibili - sottolinea il presidente della Fish - e difficoltà in merito alle graduatorie, tutto a danno della continuità didattica e dell'anno scolastico che è già iniziato". 
   "Abbiamo potuto riscontrare - aggiunge Barbieri - grande solidarietà intorno alla nostra battaglia. Abbiamo ricevuto messaggi da associazioni, enti, confederazioni sindacali, ma anche di personalità importanti." Un messaggio di particolare importanza quello del presidente della Repubblica definito "un punto di riferimento" dalla Fish. "Il Presidente ha espressamente ricordato che va garantito ai disabili il diritto costituzionale dell'integrazione nel mondo della scuola." 


 

19 dic - Roma - COMUNICATO STAMPA DELLA F.I.S.H. (FEDERAZIONE ITALIANA PER IL SUPERAMENTO DELL’HANDICAP) SUGLI STATI GENERALI DELLA SCUOLA
   La FISH comunica che agli Stati generali della scuola non sarà presente il mondo dell’handicap da lei rappresentato. Né il Ministro né il Viceministro sono venuti alla Conferenza stampa sull’integrazione dell’handicap nella scuola, indetta il giorno 12 c.m. a Roma. 
   Neppure ci è stata da loro concessa udienza, nonostante fosse stata richiesta da mesi (mentre il Capo dello Stato ci ha ricevuto con grande sollecitudine). Anche l’Osservatorio nazionale per l’integrazione dell’handicap nella scuola non è stato mai convocato dall’attuale Ministro. 
   Non essendo stati invitati agli Stati generali della scuola, abbiamo fatto richiesta di potervi partecipare a nostre spese, ma non abbiamo avuto alcuna .risposta.
> Pertanto negli Stati generali non si potrà udire la voce dei disabili e delle associazione di familiari, che invece dovrebbe essere presa in grande considerazione per evitare il rischio, oggi molto concreto, di una perdita del valore dell’integrazione scolastica, che rappresenta uno dei vanti della nostra scuola e della nostra società.

   Il Presidente FISH Pietro Vittorio  Barbieri

C/O FAIP - VIA GIUSEPPE CERBARA, 20 - 00147 ROMA TELEFONO 06/51605175 FAX 06/51883253



18 dic - Lamezia Terme - Nunzia Coppedè, presidente della FISH Calabria, scrive una "lettera aperta" al Presidente della Giunta Regionale Chiaravalloti, sul passaggio di gestione dell'Istituto Giovanni XXIII di Serra d'Aiello alla Società Tosinvest di Roma. Ecco il testo.

 

Alla cortese attenzione del Presidente della Giunta Regionale  

On. Giuseppe Chiaravalloti, 

Viale dei Filippis, 88100 Catanzaro Fax 0961 / 773607 - 772153
 

Lamezia Terme martedì 18 dicembre 2001

Caro On. Chiaravalloti,

   il mio nome é Nunzia Coppedé, Le scrivo come singola persona in grave situazione di disabilità e come Presidente della “FISH Calabria”, una Federazione per il Superamento dell’Handicap, a cui aderiscono 31 Associazioni di, con e per disabili. Scrivo a Lei questa lettera, in nome di persone disabili e loto familiari, in seguito ad un articolo apparso sul giornale il "Quotidiano" del 15 dicembre 2001, il quale riporta ultime informazioni sull’Istituto Papa Giovanni XXIII di Serra D’Aiello in Provincia di Cosenza. Di fronte alle vicende di questo Istituto non so mai se sia meglio sentirne parlare o se siano preferibili i lunghi silenzi che nascondono proposte di soluzioni tappabuchi fatte per bloccare le contestazioni del personale, pagato per mantenere prigioniere 495 persone in grave situazione di disabilità psicomotoria e mentale e non in grado di autotelarsi.

    Sono bastate poche righe dell’articolo del giornale per far capire che l’attenzione ancora una volta non andava a favore degli ospiti dell’istituto, ma era orientata esclusivamente a fornire garanzie di lavoro agli operatori ed al risanamento dei conti economici dell’Ente. Comunque io Le scrivo perché l’articolo in questione afferma che Lei, caro Presidente, si è dimostrato attento e disponibile ad avallare la richiesta della Società Tosinvest di Roma che intende succedere nella gestione dell’Istituto, amministrato attualmente dalla Fondazione Papa Giovanni XXIII che fa  capo alla Diocesi di Cosenza, e di conseguenza a rispondere favorevolmente alle richieste, avanzate dalla stessa Società, di portare il numero degli ospiti dai 495 già autorizzati a 500  oltre ai 100 posti per il day ospital, remunerando le prestazioni in base alle tariffe nazionali della riabilitazione. La Società Tosinvest in cambio si impegnerebbe a risanare i debiti ed a riassorbire il personale in esubero.

   Nonostante tutte le leggi degli ultimi dieci anni parlino di deistituzionalizzazione o della attivazione di luoghi residenziali ad alta intensità assistenziale, laddove è estremamente necessario, ma con moduli di 20 persone massimo e, di non più di tre moduli vicini, per l’Istituto Papa Giovanni XXIII non si va in questa direzione, ma addirittura si chiede di aumentare il numero dei ricoverati!

   Ancora una volta la parola-chiave utilizzata per affrontare il problema “Serra d’Aiello” è la garanzia di assorbimento di tutto il personale, per cui le uniche cose che contano sono il diritto al lavoro degli operatori ed il peso dei costi necessari per mantenere la struttura. Ma il diritto alla dignità umana delle persone con disabilità, segregate in quel luogo orrendo e invivibile, interessa a qualcuno? Come persona disabile posta anch’io nelle stesse condizioni di bisogno dei ricoverati nell’Istituto, ho constatato con amarezza che al “caso Papa Giovanni XXIII” hanno risposto finora con superficialità, scorrettezza e abuso, e comunque in maniera inconcludente, sia le Istituzioni nazionali e regionali  sia la chiesa. Come “FISH Calabria” denunciamo le violenze-costrizioni che subiscono quotidianamente le persone disabili ricoverate, e chiediamo soluzioni alternative adeguate, finalizzate a restituire loro dignità e qualità di vita. Chiediamo per loro nient’altro che la normalità.

   Ogni persona disabile, al di là del tipo di handicap e al di là di qualsiasi problema che può avere, ha il diritto di essere considerata “persona” a tutti gli effetti: nessuno si può arrogare il potere di cancellare i suoi diritti ad una esistenza normale, neanche una Istituzione pubblica o privata o una Fondazione cattolica.

   Caro Presidente, vorremmo che non fosse vero ciò che ha scritto il giornale sul suo appoggio incondizionato ad una “ditta” che verrebbe a rilevare l’Istituto e a salvare i posti di lavoro degli operatori, facendone pagare i costi in dignità e in diritti umani alle persone ivi ricoverate. L’Istituto Papa Giovanni XXIII non può essere considerato una fabbrica che produce giocattoli da regalare a Natale e nemmeno una ditta qualsiasi che si possa offrire al migliore acquirente: è un luogo da riconvertire, una struttura al tempo stesso da smantellare e da ricostruire con criteri adeguati alle leggi vigenti, le quali non consentono numeri così alti di ricoverati concentrati in un solo luogo ed “iperprotetti” al punto da venire non riabilitati ma “custoditi” con l’unico esito di dare lavoro ai loro assistenti.

    Caro Presidente, ci appelliamo alla sua sensibilità e alla sua competenza in materia di leggi e Le chiediamo di non diventare complice di una situazione che uccide civilmente ogni giorno le 495 persone disabili, condannate nell’Istituto senza alcuna possibilità di uscita e di inserimento ed integrazione sociale solo perché disabili e incapaci di autotutelarsi.

   Il nostro è un appello disperato. Le chiediamo di fare una scelta coraggiosa schierandosi a favore di coloro che da soli non possono difendersi, e di impegnarsi per una soluzione definitiva e adeguata che corrisponda alle leggi nazionali e regionali in materia di assistenza e di riabilitazione delle persone disabili in situazioni di handicap anche gravi. Anche le indicazioni e le risoluzioni europee in materia di handicap, insieme alle regole standard delle Nazioni Unite invitano i vari governi ai diversi livelli, centrali e locali, al rispetto della dignità umana delle persone handicappate, affermando che fino a che delle persone saranno escluse e discriminate continueremo a produrre società violente e inumane.

   Confidiamo in Lei e nella Sua sensibilità. Come Presidente della FISH Calabria sono inoltre pienamente disponibile per un incontro e per una collaborazione proficua a restituire alle persone disabili la dignità umana e i diritti civili politici e sociali che sono stati loro tolti.

  FISH Calabria ONLUS - La Presidente Nunzia Coppedé



17 dic - Reggio Calabria - RICEVIAMO E, CONDIVIDENDO, PUBBLICHIAMO...

   Ancora una strage che poteva essere evitata, una VERGOGNA di tutte quelle persone che dicono di lavorare per noi e, meglio ancora, pensano per noi. Ancora vittime povere persone che non sono in grado di autorappresentarsi ma che non sono mai state aiutate a farlo, ma l'unica cosa che le istituzioni sono riuscite a fare per loro è RINCHIUDERLE IN UN PREFABBRICATO, LONTANO DA OGNI POSSIBILITÀ DI INTEGRAZIONE SOCIALE, DI CURE MEDICHE, visto che il primo ospedale è distante 20 o 30 km, E I VIGILI DEL FUOCO A 60 Km.

   Rinchiusi lontano dalle città, che potevano ospitare queste persone in strutture più idonee e dare risposte alle emergenze più tempestive e puntuali, Invece si volevano trasferire altre persone all'interno della struttura incendiata, cosi come per le povere 19 vittime , sarebbe stato ad attenderle lo stesso destino.

   I mass media stanno divulgando come al solito delle notizie negative come dire non si può prendere in considerazione le affermazioni di persone che hanno disturbi psichici... ma io mi domandando colui che ha permesso tutto questo da quali disturbi e affetto .............

   Spero che chi dovrà accertare la verità lo faccia al più presto in modo che altre persone non vengano uccise ...................

Generoso Di Benedetto, un cittadino che non vuole morire


 

16 - Salerno - 19 I MORTI NEL ROGO DELL'OSPIZIO: UN FATTO ACCIDENTALE? - Si, secondo il magistrato inquirente e, ancora una volta, i responsabili di questa ennesima tragedia, resteranno impuniti.

   (AGI) - La regione Campania avvierà un' inchiesta amministrativa sul rogo di San Gregorio Magno.
Nella tragedia sono morti 19 ricoverati e 9 sono stati ricoverati al vicino ospedale di Oliveto Citra: le loro condizioni non appaiono gravi.
   Il presidente della giunta regionale, Antonio Bassolino, nella sua visita ai sopravvissuti al rogo dell'ospedale, ha annunciato un'indagine approfondita per capire come siano andati i fatti e perche' sia potuta accadere una tragedia del genere, ampiamente prevedibile: la struttura prefabbricata era in vetro-resina, altamente infiammabile, ed e' bruciata in tempi brevissimi cogliendo le vittime nel sonno.
   Secondo le prime ipotesi investigative, l'incendio sarebbe stato provocato da un corto circuito. La gravita' del bilancio della tragedia sembra dovuta al ritardo con cui si sono mossi i soccorsi: il telefono dell'ospizio e' subito stato distrutto dalle fiamme e la zona in cui sorge il centro non è coperta dal segnale di telefonia cellulare. Intanto una cosa, per il magistrato che coordina l'inchiesta, Maria Carmela Polito, e' certa: "E' stato un fatto accidentale" (AGI).

   Fin qui l'agenzia. Noi invece ci chiediamo come sia possibile che, nonostante siano prescritte dalle leggi, precisi criteri di sicurezza a cui, tutte le strutture di ricovero devono uniformarsi, possano succedere questi fatti. A nostro parere esistono delle responsabilità ben precise, che ci auguriamo vengano individuate dalla magistratura, sia che si tratti di mancata attuazione delle norme della 626, da parte dei gestori dell'istituto, sia che si tratta di omissione di controlli da parte degli enti pubblici, che avrebbero dovuto vigilare sulla struttura. 

   Siamo stufi che accadano ancora questi episodi di gestione leggera di strutture riabilitative e assistenziali; siamo stufi che ancora una volta abbiano perso la vita persone indifese, che, a quanto affermato dai media televisivi questa sera, erano "rinchiusi" nelle loro camere. 

   Ci viene in mente Il campeggio di Soverato, dove l'anno scorso si è consumata una tragedia simile, e ci chiediamo: saranno individuati e puniti i responsabili? oppure la vita di quelle persone non vale neanche il costo di un'indagine approfondita?



15 dic - Roma - Camminerà la donna a cui hanno ricostruito il midollo. Muoverà i primi passi fra 3 mesi la giovane paraplegica di Brescia cui è stata ricostruita per la prima volta al mondo, la spina dorsale. Quasi un miracolo.

   (Il Nuovo) - Già oggi infatti la donna, che aveva subito una lesione totale del midollo e, per questo, sarebbe rimasta sulla sedia a rotelle a vita, esegue movimenti volontari delle gambe. Ad illustrare i suoi progressi è Giorgio Brunelli, presidente della Fondazione per la ricerca sulle lesioni del midollo spinale, che ha eseguito l'intervento, durato 13 ore, appena 13 mesi fa.
   Ora il nervo del movimento non passa più attraverso il midollo, lesionato, ma va direttamente al muscolo. ''Ci aspettavamo i primi risultati in 20-22 mesi - spiega in occasione del XIX Congresso nazionale della Società italiana di microchirurgia in corso a Roma - invece già dopo un anno ci sono movimenti utili volontari, da considerare, se non un miracolo, un evento davvero eccezionale''. Il medico si dice stupito dei risultati ottenuti ''con un intervento mai tentato prima in tutto il mondo. E che era riuscito, finora, solo sugli animali. Ma vivevo con una certa ansia per capire che cosa sarebbe accaduto nell'uomo. Invece è andato tutto bene, e molto prima del previsto''.

   Nel 2002 il mago dei nervi opererà all'estero, dove proseguirà le sue ricerche sugli animali, in attesa che venga completata la nuova sede del suo istituto a Brescia, ''speriamo nel 2003''. Brunelli studia il midollo spinale dal 1980, con ricerche prima sui ratti e poi sulle scimmie. ''Con questo intervento - dice - abbiamo dimostrato due cose fondamentali, che prima non sospettavamo nemmeno''. In tutti gli animali, infatti, i muscoli sono mossi da una cellula nervosa che sta nel midollo spinale,  stimolata da un'altra localizzata nella corteccia cerebrale.

   Con questo intervento, il neurone del midollo spinale, che per il trauma era stato completamente separato dal primo motoneurone (quello del cervello), è stato risaldato. E questo nonostante il sistema nervoso centrale umano secerna delle sostanze che non ne permettono la rigenerazione. La connessione è stata realizzata per mezzo di innesti di nervi della paziente dal fascio corticospinale - che scende dal cervello nel midollo - direttamente con i muscoli. Il nervo peroneo e' stato inserito sopra la lesione spinale. Cosi' non è piu' il secondo motoneurone (quello del midollo) che va al muscolo, ma il primo: infatti il secondo è stato bypassato.


 

14 dic - Roma - VIOLENZE SU MINORI: IL COMUNE DI ROMA ISTITUISCE L'AVVOCATO DEL BAMBINO
   (AGI) - Per tutelare i minori dalle violenze del mondo degli adulti, in particolare la disumana pedofilia, adesso c'e' l'avvocato del bambino. E' stato il Comune di Roma a creare il nuovo 'istituto' che si compone di un avvocato ed esperti nelle scienze dell'infanzia (psicologo, psicoterapeuta, neuropsichiatra, assistente sociale, pedagogista, pediatra) col compito di tutelare quei bambini che nel processo fanno fatica ad avere voce.
   L'occasione per darne l'annuncio, il convegno "Chi difende i bambini? Il ruolo degli Enti Locali ed i tempi della giustizia", nel corso del quale, l'assessore alle Politiche per l'Infanzia, Pamela Pantano, ha illustrato scopi e finalita' dell'iniziativa.
   "Roma e' una citta' di bambini - ha detto la Pantano - oltre 400 mila sono i concittadini che hanno meno di 18 anni e noi non possiamo non avere un ruolo rilevante nella giustizia quando ha come oggetto i minori, supportando il piu' possibile il lavoro del Tribunale minorile". In quest'ottica di 'difesa attiva' e' stata concepita l'iniziativa dell'avvocato del bambino. (AGI)



11 dic - Reggio Calabria - E' MORTO IL SINDACO ITALO FALCOMATA'

Prof. Italo Falcomatà - Sindaco di Reggio Calabria   Questa sera ci siamo uniti alle centinaia di persone che hanno atteso per ore, all'esterno dell'abitazione del Prof. Italo Falcomatà, prima di poter salire e portare il loro cordoglio alla moglie ed ai figli. Per la prima volta abbiamo visitato la sua casa, un piccolo appartamento, sobriamente arredato, con tanta luce e tanto calore: precisa rappresentazione della persona che era Italo, il nostro amico Italo. Un uomo semplice ricco dei suoi valori e innamorato della sua città.

   Abbiamo visto la sua signora indossare ancora la tuta verde e la mascherina, la stessa tenuta, riteniamo, utilizzata per accompagnare il suo uomo alla conclusione della sua esistenza fisica. Il suo spirito, invece, era in quella casa, tra i suoi figli ed i suoi affetti e sul volto delle persone che, silenziose, aspettavano dai vigili comunali, il via per poter salire le quattro rampe di scala e poter partecipare il loro dolore ai familiari.

   Dalle ore 12:00 di domani, la salma sarà esposta a Palazzo San Giorgio, dove riceverà l'estremo saluto del popolo di Reggio, mentre i funerali saranno celebrati alle ore 16:00 di giovedì 13, in Cattedrale.


 

10 dic - Francia - VIOLENTO' TRE BIMBE: 15 ANNI DI GALERA
   Guy-Claude Burger, fondatore dell'associazione Istintoterapia, e' stato condannato a quindici anni di carcere dalla corte di assise di Seine-et-Marne dato che e' stato riconosciuto colpevole dell'accusa di avere violentato tre bambine a Soisy-Bouy, vicino a Provins. Cinque anni di galera sono stati inflitti anche per colui che e' stato ritenuto suo complice: Jean-Claude Rostaing di 34 anni. Fondamentale per i giudici sarebbe stata la testimonianza di una bambina, Audrey di dieci anni e mezzo, che al tempo dei fatti trovo' il coraggio di raccontare tutto ai propri genitori. http://www.lemonde.fr 



06 dic - RICEVIAMO E, MOLTO VOLENTIERI, PUBBLICHIAMO.

   Salve, ho rivisto il vostro sito per questo vorrei riproporre alla vostra attenzione la mostra permanente dell'associazione APTE (Amici della Prima e Terza Età), aperta ogni prima domenica del mese in Maranola di Formia, Piazza Maggiore (ingresso libero), alla mostra è dedicato il sito: www.pinocchioamarcord.com 

   La mostra ruota intorno al mondo della prima e terza eta’, ai vecchi giochi che si facevano in Italia ed ai moderni giochi dei ragazzi di tutto il mondo, tratta inoltre Il tema dei mestieri scomparsi, dell’emigrazione italiana, della Guerra nel mondo. Pinocchio Amarcord vuole ricordare il mondo del passato, attraverso le storie che i nonni vorrebbero raccontare ai nipoti, ma che per paura di annoiarli si fanno aiutare a raccontare da Pinocchio. Saranno i nonni che guideranno i visitatori nella mostra Pinocchio Amarcord e saranno ben felici di “fare da Cicerone” nel mondo della memoria, sfruttando il ricordo di storie vissute. 

   "La cultura orale dei nonni deve essere memorizzata prima che sia troppo tardi, perché, come ha detto lo scrittore africano Amadu Hampatè Ba, “ogni volta che muore un vecchio…. è come se bruciasse una biblioteca”.

   La mostra si e’ tenuta con successo gia’ a San Francisco, Formia, Roma, Modena  e sara’ prossimamente a Parigi. Stiamo tutt’ora lavorando per la realizzazione del libro di Pinocchio in Gaelico e per la realizzazione del medesimo libro in dialetto Formiano. Tutto questo e’ stato possible grazie alle centinaia di “amici di Pinocchio Amarcord” presenti in ogni parte del mondo, collaborando con la nostra associazione o semplicemente donando un vecchio libro di Pinocchio (di cui la mostra e’ particolarmente ricca).

   Pinocchio Amarcord ha appena preso parte all’incontro di Stoccolma tra Scienziati Italiani e specialisti da tutto il mondo sui temi di punta della ricerca in Fisica Nucleare, invitato dall’Ambasciata d'Italia Oakhill, Djurgarden 115 21 Stockholm  Sweden 

   Nel nostro sito e’ inoltre possible leggere on-line il libro di Pinocchio e vedere parte delle opere che compongono la mostra “Pinocchio Amarcord”.

   Ringraziandovi per la vostra attenzione, porgo I miei piu’ sinceri saluti, ed un grazie per il vostro lavoro.

Informazioni utili:

- Pietro Viola - School of Cosmic Ray Physics - 5, Merrion Square Dublin 2, Irlanda - pinocchioapte@katamail.com

- APTE - Via Cassia, 1727 - 00123 Roma

- Mostra di  Pinocchio - Amici della Prima e Terza Età - Tel. (06) 30892973 - Formia (Latina)



05 dic - Roma - "Quale presente e quale futuro per le politiche dell'integrazione scolastica
degli alunni in situazione di handicap in Italia?" -
Mercoledì 12 dicembre 2001, con inizio alle ore 15,30 presso il Campidoglio - Sala della Piccola Protomoteca in Roma
   Le 28 associazioni Nazionali dei disabili e loro familiari e le 7 Federazioni regionali aderenti alla FISH sono profondamente preoccupate per: 

> I numerosi e gravi disservizi concernenti insufficienti nomine di insegnanti specializzati, mancata assistenza di base dei collaboratori scolastici, sovraffollamento delle classi frequentate da alunni con handicap e dell’eccessiva concentrazione degli stessi nella medesima classe. Tali disservizi, verificatisi fin dall’inizio dell’anno scolastico,  hanno inciso sulla qualità dell’integrazione scolastica e  non sono stati ancora risolti malgrado alcune tardive Circolari del Ministero dell’Istruzione. La girandola dei supplenti per il sostegno, ancora in atto. 
> I troppi silenzi riguardanti la validità di Titoli di specializzazione per il sostegno, rilasciati recentemente da talune Università italiane, in contrasto con le disposizioni ministeriali. Neppure un Avvocato famoso come il Sottosegretario Prof. Carlo Taormina, che le assiste legalmente, può pensare di difendere con successo la legittimità di questi titoli. Tali titoli danneggiano la qualità dell’integrazione scolastica, hanno procurato illeciti arricchimenti in taluni organismi gestori, hanno sfruttato il bisogno di lavoro della disoccupazione intellettuale. La FISH è contraria a forme di sanatoria legali o di fatto.
> Le incertezze sul futuro del processo di integrazione scolastica a causa della mancata chiarezza sul funzionamento dell’Osservatorio Nazionale Permanente del Ministero dell’Istruzione sull’integrazione scolastica, sul funzionamento dei GLIP (Gruppi di lavoro Interistituzionali provinciali), dei GLH (Gruppi di lavoro sull’handicap) presso i Provveditorati agli Studi, nonché sulla Finanziaria 2002 che, all’art.15, approvato al Senato, non assicura il mantenimento delle norme di tutela dell’integrazione scolastica conquistate in un trentennio con gli interventi del Parlamento e delle Supreme Magistrature.
> I rischi ventilati, dal Sottosegretario Maria Grazia Sestini in occasione della riunione dei Gruppi Nazionali Caritas sulla povertà a Roma il 16 novembre u.s., di rilancio delle Scuole Speciali anche sotto mentite spoglie. Guardano con interesse all’ipotesi di costituzione di un Osservatorio Nazionale, presso il Ministero dell’Istruzione, concernente oltre all’handicap, anche le problematiche della scolarizzazione di alunni con svantaggio socio-culturale e disagio psico-affettivo e chiedono: che si mantenga almeno una sezione distinta per l’integrazione  degli alunni con handicap e che per risolvere gli altri gravi problemi siano notevolmente accresciute le attuali scarse risorse finanziarie. 

   Rimangono perplessi, in mancanza di chiarimenti del Ministro Moratti, sull’ipotesi di riforma dei cicli scolastici nella quale non si parla di garanzie per l’integrazione scolastica degli alunni disabili.

   Per confrontare le proprie proposte con quelle dell’Onorevole Ministro e di tutti gli altri invitati, la FISH e le Associazioni Nazionale e Federazioni Regionali aderenti organizzano un dibattito sul tema: “Quale presente e quale futuro per le politiche dell’integrazione scolastica degli alunni in situazione di handicap in Italia?”  mercoledì 12 dicembre 2001, con inizio alle ore 15,30 presso il Campidoglio, Sala della Piccola Protomoteca in Roma, con inizio alle ore 15,30:

Un momento della conferenza della FISH il 3 dicembre a Roma.

Nella foto, un momento della conferenza della FISH presso la Sala Ricci di Roma. Sono riconoscibili da sinistra il presidente Pietro Barbieri, il segretario Mario De Luca e la responsabile dell'UFHA, Cecilia Cattaneo. All'incontro ha partecipato una delegazione dell'A.GE.DI.

 

Programma del 12 dicembre:

Ore 15.30

 - Saluto dell’0n.Ileana Argentin – Consigliere delegata dal Sindaco di Roma per le Politiche dell’Handicap; 

- Rappresentante del Consiglio Nazionale sulla Disabilità presso European Disability Forum 
- Conferenza Stampa del Presidente Nazionale della FISH Pietro Vittorio Barbieri e dei Vicepresidenti Carlo Hanau e Salvatore Nocera 
   

   Sono stati invitati per il dibattito:
-  Presidente Gruppi Parlamentari di Camera e Senato
-  Presidente Commissione Istruzione Camera e Senato

- Dr.ssa Letizia Moratti – Ministro per l’Istruzione
- On.Valentina Aprea – Sottosegretario di Stato all’Istruzione
- Dr. Pasquale Capo – Capo Dipartimento del Ministero dell’Istruzione
- Dr.ssa Silvana Riccio – Direttore Generale per l’Organizzazione dei Servizi nel territorio
- Sen.Grazia Sestini – Sottosegretario di Stato Ministero Lavoro e Politiche Sociali 

- Dr.Davide Cervellin  - Presidente Commissione Handicap Confidustria 
- Rappresentanti Organi di Stampa e Radiotelevisivi

- Sindacati Scuola: CGIL, CISL, UIL, SNALS, GILDA, UNICOBAS Scuola,
- Associazioni Studentesche, AGE (Associazione Genitori), AGESC (Associazione Genitori Scuole Cattoliche) Associazione Nazionale Presidi, Associazioni di disabili e loro familiari aderenti e non aderenti alla FISH
- Associazioni professionali: AIMC (Associazione Italiana Maestri Cattolici), CIDI (Centro di Iniziativa Democratica e degli Insegnanti ) , FNISM (Federazione Nazionale Insegnanti Scuole Medie), UCIIM (Unione Cattolica Italiana Insegnanti Medi), FADIS (Federazione Associazioni Docenti per l’Integrazione Scolastica), CNIS (Associazione per il Coordinamento Nazionale degli Insegnanti specializzati e la Ricerca sull’handicap)
- Organizzazioni: MOVI (Movimento Volontariato Italiano), FORUM del Terzo Settore, FIVOL (Fondazione Italiana per il Volontariato - Roma), Fondazione Emanuela Zancan (Padova), CARITAS Italiana (Roma), FIDAE (Federazione Italiane delle Scuole Cattoliche) Riviste specializzate: Handicap e Scuola, Rivista del Volontariato, HP, Appunti, Alogon, Vita, Tempi Nuovi, Partecipazione, Prospettive Assistenziali.
Nota: Ai giornalisti presenti sarà consegnato un Dossier relativo alla documentazione degli interventi svolti dalla Fish e da altri sui problemi affrontati durante la conferenza stampa e il dibattito.



04 Parigi - HANDICAP: DIRITTO DI NON NASCERE, NUOVE POLEMICHE 

(ANSA) - La Corte di Cassazione francese ha dato oggi la stura a nuove, forti polemiche quando ha confermato la validita' del principio che un bambino nato con un handicap ha diritto ad un indennizzo se, per un errore del medico, la mamma non ha avuto la possibilita' di abortire. La piu' alta istanza giudiziaria di Francia ha avallato in pieno il controverso principio - subito denunciato dalle associazioni degli handicappati e dai vescovi - con una sentenza pronunciata su un caso specifico, quello di Lionel, un bambino di sei anni nato con gravi malformazioni congenite in conseguenza di una disfunzione cromosomica. Questa condizione era ravvisabile nel feto gia'
durante i primi mesi di gravidanza ma il ginecologo non se ne era accordo e non aveva quindi allertato la futura mamma. La famiglia di Lionel ha gia' ottenuto in prima e seconda istanza grossi indennizzi a favore del bambino e la Corte di Cassazione le ha dato oggi una volta per tutte ragione in base al ''diritto di non nascere'' se esiste il rischio di menomazioni. Questo 'diritto' e' stato per la prima volta recepito dalla giurisprudenza francese a novembre dell'anno scorso, nella vicenda di Nicolas Perruche, un giovane venuto al mondo con gravi handicap per colpa di una rosolia non
diagnosticata durante la gravidanza. Il vescovo cattolico di Tours, Andre' Vingt-Trois, e' stato oggi tra i primi a condannare la sentenza della piu' alta istanza giudiziaria di Francia sul caso Lionel: per l'alto prelato la Corte di Cassazione ha offeso gli handicappati e di tutti quanti hanno cura
di loro e si e' adeguata ai ''fantasmi della nostra societa' che vorrebbe un mondo senza handicap''. Un'associazione che raggruppa famiglie con figli menomatidalla nascita - il ''Collectif contro l'handiphobie'' - si e' rivolta a sua volta alla magistratura e ha denunciato lo stato per l'avvallo
dato ad un principio che suona di ''disprezzo'' nei confronti delle persone con handicap. Un'altra associazione - il ''Collectif des democrates handicapes'' - ha chiesto un dibattito in parlamento su un principio (noto in Francia come ''arret Perrouche'') che ''calpesta la dignita' della persona''. Non meno duro Francois Bayrou: a detta del leader del partito centrista Udf la Corte di Cassazione ha dato oggi prova di ''barbarie giuridica'' in quanto e' ''inaccettabile e scandaloso considerare la vita
come un torto''. (ANSA).

(su segnalazione di Giovanni Buttaroni)


 


01dic - Roma - 3 DICEMBRE 2001: GIORNATA EUROPEA DELLA PERSONA CON DISABILITA’

   La FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell'Handicap), ha indetto per lunedì prossimo un incontro dal titolo: “In Italia ed in Europa, il richiamo contro i rischi della deriva”, che si terrà presso la Sala Ricci di Piazza Farnese, Via di Monserrato 126. Presiederà Mario De Luca Segretario FISH. Gli interventi, tutti interessanti, avranno inizio alle 9.15 e saranno preceduti dalla delegata del Sindaco per le politiche della disabilità, Ileana Argentin. Faranno seguito gli interventi di Pietro Barbieri (Dalla cultura delle socialità verso quella dell'iperproduttività), Carlo Hanau (Ricerca scientifica e Prevenzione: fra ideologie e scarsi finanziamenti), Aldo Pacifici (Una direttiva europea antidiscriminatoria per la disabilità), Anna Contardi (Collocamento al lavoro: una struttura fragile), Cecilia Cattaneo (I "gravissimi" al centro della politica sociale), Salvatore Nocera (I disabili, alunni marginali) e Bruno Tescari (Il bivio fra assistenzialismo e autonomia).

  Sono stati invitati: l'On Antonio Guidi, il Dr. Giulio Buffo, il Dr Andrea Augello, il Dr. Renato Salvicchi. Concluderà i lavori la Dott.ssa On. Paola Martinelli – di Forza Italia, l'on Augusto Battaglia, l'on. Lugi Giacco; il Sen. Michela Bonatesta: e il Dr. Tommaso Daniele.

   Le conclusioni saranno tratte da Pietro Barbieri intorno alle ore 13.30.

   Per informazioni: C/o Faip - Via Giuseppe CERBARA, 20 - 00147 Roma-  telefono 06/51605175 fax 06/51883253


01 dic - Jenin - Ucciso un bimbo palestinese di 12 anni

Secondo il ministro della Difesa Ben Eliezer, a Jenin e a Nablus "c'è un'alta concentrazione terroristica". Nella zona tornano i carriarmati. Muore anche un ragazzo di 18 anni.

bimba palestinese

 (Il Nuovo)– Torna l'esercito israeliano nella zona di Jenin. E si ricomincia a sparare: due palestinesi sono stati uccisi, uno aveva appena 12 anni. Il bambino, Mohammed Sahlah, è stato colpito mentre lanciava pietre con altri compagni di scuola contro un carroarmato israeliano davanti al villaggio di Wad Burqin, vicino a Jenin. L'altra vittima è il 18enne Rami As'oos, ucciso all'ingresso sud della città quando ha tentato di attraversare la strada bloccata da un blindato israeliano.
   Israele aveva promesso che la risposta agli ultimi due attentati sarebbe stata dura. E così è stato. I militari hanno rafforzato l'assedio intorno a due città della Cisgiordania: Jenin e Nablus. I carriarmati con la stessa di David sono entrati in una zona alla periferia di Jenin, sotto il controllo dell'Autorità nazionale palestinese, la stessa località da cui proveniva l'attentatore di giovedì. Anche Nablus, sempre in Cisgiordania, si trova sotto assedio: secondo il ministro della Difesa israeliano, Binyamin Ben-Elizier, le due città sono "zone a elevata concentrazione terroristica". Il ministro assicura che per il momento Israele non rioccuperà le zone A, vale a dire quelle sotto l'intero controllo palestinese. "Posso assicurarvi tuttavia che non resteremo seduti a guardare e colpiremo
chiunque colpira' noi", ha affermato.
   L’azione dell’esercito coincide con la missione diplomatica del premier Sharon a Washington: lunedì l’incontro con il presidente George W. Bush. L'amministrazione americana, che ha spedito in Medioriente due uomini per riattivare i colloqui, ha più volte condannato le incursioni militari israeliane nelle zone restituite ai palestinesi.


 

Novembre 2001 

 

 


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